Non profit

Terzo settore sul territorio. Benevento chiama Terni

Da nord a sud, i forum territoriali si stanno facendo strada. Per avere sempre più voce in capitolo nella programmazione di comuni e province. E fare cultura.

di Benedetta Verrini

Da Cernusco sul Naviglio, passando per Verona fino a Benevento, questa si sta rivelando la stagione dei Forum territoriali. I motivi? Forse la ?chiamata? della 328, che stimola il non profit a programmare i servizi socio-sanitari gomito a gomito con sindaco e assessori, forse una rinnovata coscienza del proprio ruolo, oppure il desiderio di essere attori concreti nella gestione delle emergenze. Sta di fatto che, dopo aver lanciato il sasso e dato impulso alla creazione di aggregazioni locali del Terzo settore in tutta Italia, il Forum permanente del Terzo settore sta ricevendo moltissime notifiche di costituzione. “C?è un?esigenza diffusa, sul territorio, di essere più rappresentati e più rappresentativi”, riflette Umberto Sirtori, portavoce del Forum della solidarietà di Cernusco sul Naviglio, una realtà con 45 organizzazioni aderenti, operativa già da un anno e mezzo. “Al momento del varo dei piani di zona, in seguito alla legge 328, ci siamo resi conto che era necessario raccordarsi per dialogare in modo efficace con le istituzioni” prosegue. “Dalle nostre parti le piccole associazioni e le cooperative sociali non riuscivano più a remare, perché troppo poco rappresentative e spesso bersagliate da amministratori leghisti”. Sirtori, che è presidente di una coop sociale per l?inserimento di lavoratori immigrati, conosce bene il problema: “In passato, abbiamo proposto di fare una cooperativa d?integrazione sociale in alternativa al raddoppio del personale della caserma. Ci siamo sentiti rispondere che siamo degli illusi?”. Il Forum, comunque, “comincia ad essere interpellato ufficialmente. Anzi, siamo già di fronte a un bivio: visto che molte organizzazioni vogliono entrare, stiamo riflettendo se diventare più grandi o aiutare a sviluppare altri Forum nell?Est milanese?”. Un territorio di straordinaria vitalità sociale è anche quello del veronese: “Ben 450 associazioni di volontariato iscritte a norma della 266, un grande ?zoccolo culturale? che alimenta la cooperazione e ha dato le sue radici a Banca Etica, oltre a una nuova esperienza politica, a Verona, che ha dato vita a un assessorato al non profit”, racconta Carlo Furlan, portavoce del neonato Forum provinciale del Terzo settore e presidente del Centro servizi del volontariato-Ciessevi. “Con questo patrimonio, era naturale confrontarsi”, spiega. “Ma stiamo ancora dialogando per definire la nostra piattaforma e i bisogni condivisi. In una realtà come il Forum convivono associazioni di utenti e cooperative erogatrici di servizi: chiaro che è necessario dialogare per comprendere uno stesso problema da due prospettive opposte”. E “spendere tempo per far conoscere i tre poli: associazionismo, volontariato e cooperazione sociale” è anche il consiglio di Sandro Corsi, portavoce di un Forum territoriale veterano, quello di Terni. In embrione dal 1995, si è costituito formalmente nel 1999. “Il Forum territoriale non può sopravvivere solo su una base formale”, dice Corsi, che è presidente di una cooperativa sociale di 300 soci lavoratori operativa nel campo socio-sanitario. “Perciò è anche importante lavorare sul patto associativo, in modo che non sia solo un atto burocratico, ma una fotografia delle esigenze e delle priorità del territorio”. In Irpinia, ad esempio, il Forum territoriale sta concludendo un processo di costituzione iniziato nel 2001, su iniziativa della stessa amministrazione provinciale. “Siamo nati in modo ?improprio?, visto che lo stimolo è partito da chi sarà il nostro interlocutore”, spiega con una battuta Augusto Della Sala, portavoce e presidente della sezione locale Auser. “è stato comunque un processo positivo, e ora siamo autonomi nei confronti dell?amministrazione, che ci ha assicurato un posto al tavolo delle politiche sociali. Una questione prioritaria, per noi, per rilanciare l?emergenza di tante famiglie in situazione di disagio: in questa provincia 852 famiglie vivono con meno di 5mila euro all?anno”. Anche il Forum di Benevento, nato nel gennaio 2002, si è fatto interlocutore delle criticità del territorio: “Gli anziani, l?area del disagio psichico e le difficoltà d?inserimento lavorativo dei giovani”, elenca Ettore Rossi, portavoce del Forum e vicepresidente provinciale Acli. Un gran lavoro da fare, insomma. “Ma le prime barriere, con le amministrazioni, le abbiamo già scardinate. Ora guardiamo già oltre: vogliamo creare senso di appartenenza e spirito di collaborazione, perché il Terzo settore qui diventi attore di sviluppo”. Info: Biella c?è Il prossimo sarà il Forum territoriale di Biella. L?annuncio del fiocco azzurro è avvenuto sabato 1 novembre, nell?ambito di Equamente, rassegna per una società sostenibile e interculturale organizzata nella città piemontese. Nel corso di un convegno, cui sono intervenuti i rappresentanti del Forum piemontese, si è definito insieme alle organizzazioni locali del Terzo settore un percorso per arrivare alla costituzione del Forum biellese. Parte così anche in Piemonte la Campagna di costituzione dei Forum territoriali. Tutti i materiali per la costituzione si trovano nel sito:

Forum Permanente Terzo Settore

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