Non profit

Terzo settore: nel ddl, il fundraising non c’è

di Elena Zanella

Oggi, 6 agosto 2014, è una giornata storica per tutto il nonprofit.

Il Ministro Giuliano Poletti e il Sottosegretario Luigi Bobba hanno illustrato i contenuti del disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore. Il DDL è scaricabile qui. 8 pagine interessanti in risposta ai 1016 contributi giunti all'attenzione del Governo negli ultimi 3 mesi.

Sono un po' delusa, lo ammetto.

Ho letto e riletto il pdf. Sarebbe bastato davvero poco per legittimare una categoria, quella dei fundraiser, e un'attività, quella del fundraising, riconoscendo – in questo modo – il grande lavoro che i professionisti della raccolta fondi svolgono e il ruolo che quest'area ricopre all'interno degli enti. Forse ho letto male ma ancora una volta vedo il soggetto nonprofit come ente passivo e comunque mai propositivo in termini di fundraising: destinatario di azioni e comportamenti solidaristici e non attore proattivo in questo senso.

Porto un personale contributo, un suggerimento che lascia il tempo che trova ma può fare la differenza:

Lettera B, Comma 1, Art. 6: (…) al fine di promuovere, anche attraverso iniziative di raccolta fondi, i comportamenti donativi delle persone e degli enti (…).

C'è un anno di tempo e molto lavoro ancora da fare. Ma tanto è stato fatto, ed è giusto (e bene) darne atto. Partiamo da qui.

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15 settembre: non ci siamo fermati qui, perché quando si dice, si fa (se ci sono i margini).

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