Non profit

Terzo settore: l’ennesima alzata d’ingegno di un deputato

''Rendere esenti dall'Iva le donazioni effettuate mediante messaggi sms", E' quanto prevede una proposta di legge presentata dal deputato della Margherita Ettore Rosato

di Riccardo Bonacina

Eccoci all’ennesima alzata d’ingegno di un deputato del parlamento italiano. Tanto sul non profit, ognuno è autorizzato a dire la sua e a prendere iniziativa, meglio se non ne sa molto. ”Rendere esenti dall’Iva le donazioni effettuate mediante messaggi sms, permettendo che l’intero contributo abbia quella finalita’ e quell’utilizzo da cui il donatore e’ stato motivato”. E’ quanto prevede una proposta di legge presentata dal deputato della Margherita Ettore Rosato e sottoscritta da oltre 50 deputati appartenenti sia alla maggioranza sia all’opposizione. La proposta ha lo scopo di sostenere il mondo del Terzo settore che svolge -si legge nella relazione introduttiva- ”un lavoro di indubbia e riconosciuta importanza attraverso tutte le migliaia di associazioni, cooperative, imprese sociali, il cui operato costituisce un indispensabile supporto a integrazione dello stato sociale”. ”Tra le farie forme di donazione – spiega l’on. Rosato – si e’ affermata una nuova opportunita’: quella di versare un contributo, spesso pari solo a un euro, inviando un breve messaggio di testo dal proprio telefono cellulare e in Italia sono ormai diversi milioni gli italiani che grazie a un ‘messaggino’ scelgono di fare piccole donazioni. La vigente normativa fiscale in merito a questa tipologia di donazioni e’ pero’ particolarmente punitiva”, aggiunge il parlamentare della Margherita. Infatti, non e’ prevista alcuna deroga rispetto alle altre prestazioni di servizio telefoniche e quindi l’importo risulta sottoposto all’Iva, nell’aliquota ordinaria del 20 per cento, ”destinando, paradossalmente e in forma non esplicita, una parte rilevante del contributo a favore dello Stato e non del diretto beneficiario. Quindi una dotazione tassata. Per rendersi conto del peso che questeforme di contributo hanno raggiunto -conclude Rosato- si pensi che nel 2003-2004 la Vodafone ha raccolto, tramite campagne solidali, 7 milioni di euro: piu’ del doppio rispetto al biennio precedente. Di questi, pero’, il 20 per cento viene trattenuto fiscalmente. Ritengo che sia un dovere sociale e morale rendere queste donazioni esenti dall’Iva, per far si’ che ogni contributo abbia per intero la destinazione che ha motivato il donatore”. Bene, caro Rosato, ma lo sa che sono già 33 le norme fiscali che regolano il rapporto tra fisco e non profit, ne facciamo un’altra? Ma perché non si batte per la proposta della + Dai – Versi chiesta da tutto il Terzo settore e da 60 mila cittadini? Tanto, ormai, il lancio di agenzia se l’è già conquistato.


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