Mondo
TERRORISMO. Tre condanne in India
Si riferiscono agli attentati di Mumbai del 2003
di Redazione
Tre persone sono state condannate a morte in India per gli attentati di Mumbai del 2003 che causarono 54 morti e 240 feriti. Un tribunale speciale della città indiana ha condannato alla pena capitale per strage e terrorismo Mohammad Haneef Sayyed, 46 anni, sua moglie Fahmeeda di 43 anni, e il 32enne Ashrat Shafique Ansari. I tre indiani erano a processo per gli attentati dinamitardi al ‘Gateway of Indià e al bazar Zaveri, il mercato dell’oreficeria, del 25 agosto del 2003. Una figlia della coppia di imputati era stata inizialmente incriminata, ma in seguito prosciolta perché minorenne all’epoca del doppio attentato. Secondo la pubblica accusa, l’attacco era stato pianificato a Dubai da cittadini pachistani agli ordini del gruppo radicale islamico Lashkar-e-Taiba (LeT). La difesa dei tre imputati ha annunciato il ricorso in appello contro la sentenza.
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