Cultura

Terrorismo: Papa, l’uso della forza non basta

E' il passaggio centrale del XXV Messaggio della Pace Città del Vaticano,

di Paul Ricard

Il solo uso della forza “non eliminerà il terrorismo”. Non sono sufficienti, infatti, “operazioni punitive o repressive”. Occorre, invece, andare alle radici del fenomeno ed analizzarne le vere cause, attraverso una visione più ampia che implica necessariamente un preciso impegno politico da parte dell’intera comunità internazionale. E’ questo il punto più importante sul quale si sofferma il Papa nel suo XXV Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace che verrà presentato domani in Vaticano dal cardinale Renato Martino. E’ un testo assai articolato che contiene un fortissimo richiamo alla pacificazione in questo difficile periodo post-guerra irachena. La stesura è stata oggetto di lunghe riflessioni da parte della Segreteria di Stato. Fino all’ultimo, in particolare, vi ha lavorato il nuovo ministro degli Esteri, monsignor Giovani Lajolo. Rispetto alla prima bozza – opera del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace – l’impianto è rimasto praticamente lo stesso, così come il passaggio dedicato al diritto internazionale e alla necessità di rispettare gli Accordi secondo il principio giuridico del ‘pacta sunt servanda’. Un richiamo affinchè non si ceda alla tentazione delle armi. Dunque, un monito contro altre guerre preventive. E’, invece, cambiata la prefazione, il titolo e sono stati apportati ‘aggiustamenti’ qui e là. L’intero paragrafo 8, a quanto si apprende da autorevoli fonti, è interamente indirizzato al fenomeno del terrorismo. La riflessione del Papa punta a stilare una serie di campi d’azione sui quali attivarsi per estirpare alla radice la mala pianta del terrore, come l’impegno a restringere il divario tra Nord e Sud; a dare la possibilità alle popolazioni ad essere artefici del proprio sviluppo; a guidare la globalizzazione secondo criteri improntati all’etica e alla giustizia; a puntare sull’educazione delle coscienze, sul rispetto delle diversità, sul dialogo interreligioso; sul percorso di riconciliazione.


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