Mondo

Terrorismo. Il mullah Omar: “Inceneriremo Washington”

"La Guerra Santa è appena iniziata e il suo fuoco raggiungerà l'America", dice il braccio destro di Osama bin Laden

di Ettore Colombo

Della capitale americana, Washington, resterà solo un ammasso di cenere. Promessa del mullah Omar, che torna a farsi vivo in un’intervista al settimanale russo “Argomenti e fatti”. “La Guerra Santa è appena iniziata e il suo fuoco raggiungerà l’America e ne incenerirà la capitale”. Così il mullah si è espresso in una e mail inviata al giornalista che lo ha raggiunto. Il leader spirituale dei taleban ha anche precisato: Osama Bin Laden è ancora vivo e si trova in Afghanistan. “Se l’America non mette fine a questa ingiusta guerra contro l’Islam – afferma Omar – eventi come quelli dell’11 settembre certamente si ripeteranno sul suo territorio e non una volta sola”. Sul coinvolgimento di Osama negli attentati dell’11 settembre e sulla caccia americana al terrorista dice: ”Eravamo pronti a consegnarlo se ci avessero dato le prove della sua colpevolezza”, sostiene Omar, ma non successe nulla perché Washington non voleva tanto il saudita quanto ”la completa liquidazione dell’emirato dei fedeli edificato dai taleban”. Il leader dei taleban assicura nell’intervista telematica, che il movimento dei seguaci di Osama ”ha sofferto solo perdite minime” ed è pronto a ”combattere per altri cento anni. Sino a quando l’ultimo straniero sarà stato cacciato dall’Afghanistan”. Solo dieci giorni fa il ministro dell’Interno dell’attuale governo ad interim afghano aveva detto che il mullah Omar è vivo e viaggia indisturbato tra Afghanistan e Pakistan. L’ultima volta che il leader si era fatto vivo attraverso l’agenzia di stampa cecena Kavkaz e aveva minacciato nuovamente gli Stati Uniti: hanno raggiunto il massimo dell’arroganza – aveva detto – e saranno completamente distrutti.


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