Volontariato

Terrorismo: Diouf (Fao), fame e povertà nutrono estremismo

Jacques Diouf ha lanciato un appello al mondo sviluppato ad investire ''maggiori risorse finanziarie per far fronte alle sfide del nuovo secolo''.

di Paul Ricard

Combattere la fame, l’ingiustizia e l’esclusione e’ nell’interesse di tutti, ricchi e poveri perche’ ”il risentimento contro la fame e la poverta’ alimenta l’estremismo, che puo’ talvolta portare ad azioni criminose e minacciare la stabilita’ dei paesi”, ha dichiarato il direttore generale della Fao Jacques Diouf lanciando un appello al mondo sviluppato ad investire ”maggiori risorse finanziarie per far fronte alle sfide del nuovo secolo”. Davanti ai ministri dell’agricoltura ed ai delegati governativi dei 187 paesi membri dell’organizzazione dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione, oltre la Comunità Europea, riuniti a Roma per la 32a sessione della Conferenza di governo dell’Organizzazione, Diouf ha parlato della ”necessita’ di mobilitare la volonta’ politica dei governi, l’energia della societa’ civile e le risorse bilaterali e multilaterali”. ”L’esistenza della fame in un mondo d’abbondanza non e’ soltanto un’offesa alle nostre coscienze, ma anche il risultato di una politica economica miope”, ha detto il direttore generale della Fao. Diouf ha poi messo in guardia i paesi membri contro la possibilita’ di ulteriori riduzioni del budget dell’organizzazione per il biennio 2004-2005 , sul quale decidera’ la Conferenza. ” Il budget della Fao – ha fatto notare il direttore generale – e’ stato ridotto nel 1996-1997 e da allora non e’ piu’ aumento in termini reali. Il budget attuale di 651,8 milioni di dollari per 187 Stati Membri e’ inferiore di 21,4 milioni a quello del biennio 1994-1995, quando l’organizzazione aveva soltanto 169 Membri, mentre l’inflazione in Italia in termini cumulativi nello stesso periodo ha raggiunto il 35 per cento”. Le proposte sul tavolo sono tre: la prima si basa su una crescita reale del 5,5 per cento dell’attuale budget; la seconda prevede una crescita zero in termini reali, che rappresenta, ha detto Diouf ”un modo elegante per proporre un ulteriore taglio del budget”; la terza e’ una crescita zero del valore nominale, che significa una riduzione del budget di 35,2 milioni di dollari per il biennio 2004-2005. Le conseguenze di quest’ultima prospettiva, ha affermato Diouf, ” non si limiterebbero a riduzioni nella spesa totale dei programmi per la pesca e le foreste, ma comporterebbe anche una perdita di posti di lavoro nell’organizzazione da un minimo di 160 sino a 650 tagli, in assenza di un recupero frazionato dei contributi in due valute, il dollaro e l’euro.


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