Volontariato

Terrorismo: decine di migliaia di fiaccole in tutta Italia per dire no

Da Roma a Genova, da Cagliari ad Ancona, da Milano a Bologna. Cronache dalle principali manifestazioni promosse dai sindacati e dall'associazionismo

di Paul Ricard

Un solo striscione e un solo slogan: ”no al terrorismo”. Con questo messaggio è partita, alle 19, dalla piazza del Campidoglio la fiaccolata organizzata dai sindacati confederali contro il terrorismo. Al centro del corteo, il gonfalone del comune di Roma, portato da vigili urbani in alta uniforme, dietro il quale camminano affiancati il sindaco Walter Veltroni, il segretario nazionale della Cgil Sergio Cofferati, il segretario del PdCi Armando Cossutta. Altri striscioni sono stati preparati soltanto per indicare le zone di provenienza dei manifestanti o i settori sindacali a cui appartengono. Con le fiaccole accese a sfidare il vento di una serata che il sapore dell’ inverno, i manifestanti sventolano anche le bandiere colorate di Cgil, Cisl e Uil, molte dei settori scuola, funzione pubblica, pensionati. Ma ci sono anche bandiere di Ugl, Comunisti Italiani, Acli, Verdi. I manifestanti non sono soltanto di Roma e Lazio, ma vengono anche da altre regioni, e lo si capisce dagli striscioni, come Bologna e Lombardia. Grande manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a Genova contro il terrorismo. Circa duemila lavoratori con fiaccole accese lungo via XX settembre depositeranno una corona di garofani sul monumento di Guido Rossa, l’operaio ucciso dalle Br nel ’79 e due corone di alloro al ponte Monumentale in memoria dei partigiani uccisi durante la Liberazione. Il lungo corteo è diretto in piazza De Ferraris, dove e’ previsto un momento musicale con il maestro di chitarra Andrea Corsi. Circa cinquemila persone hanno partecipato a Cagliari alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil “contro il terrorismo e per la difesa della democrazia”. Il corteo e’ partito da piazza Garibaldi alle 18 con una fiaccolata e, dopo aver attraversato le vie del centro cittadino, si è concluso in piazza del Carmine. In programma gli interventi del segretario regionale della Cgil Pino Marras, di quelli territoriali di Cisl e Uil, Angelo Vargiu e Giuseppe Nieddu e del Sindaco Emilio Floris di Forza Italia. Gli organizzatori hanno ribadito “la condanna dell’uso della violenza che colpisce persone inermi come il professor Marco Biagi e tendono ad alterare i processi politici e sociali della societa’”. E’ stata inoltre confermata “la volontà unitaria di sbarrare la strada “a metodi efferati e gesti criminali che vanno estirpati definitivamente dalla vita del Paese”. I rappresentanti dei lavoratori hanno anche sottolineato di voler proseguire la mobilitazione e la lotta in difesa dell’art. 18. Alcune migliaia di persone, in assoluto silenzio e con centinaia di fiori in mano, hanno sfilato dalle 17,30 in poi lungo le vie del centro di Bologna, partendo da Piazza Nettuno, e arrivando dopo circa tre quarti d’ora nei pressi di Via Valdonica, dove c’è la casa del professore ucciso il 19 marzo scorso dai terroristi. Una delegazione ristretta, in segno di rispetto per la privacy della famiglia, si è avvicinata alla casa del prof. Biagi e ha deposto decine di fiori sotto il portico all’altezza del numero civico 14, in quello che da una settimana e’ diventato un vero e proprio sacrario. Il corteo era aperto da un cartello della Cisl: “Un fiore per la democrazia”. Su una colonna della vicina Piazza S.Martino, dove il corteo si è sciolto ma sono rimasti a lungo capannelli con centinaia di persone, un cartello: “Professore, perdona chi strumentalizza la tua morte”. Hanno preso il via anche nelle Marche, a partire dal tardo pomeriggio, le fiaccolate organizzate da Cgil-Cisl-Uil contro il terrorismo e per la difesa della democrazia. Alle 18,30 la marcia e’ iniziata a Pesaro, Fano ed Urbino e, alle 18, a San Benedetto del Tronto, unica manifestazione per l’intera provincia di Ascoli Piceno. Ad Ancona e Macerata la fiaccolata si terra’ alle 21. Vi prendono parte istituzioni ed associazioni. Adesioni sono venute dai Ds e dalla Lega delle cooperative.


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