Welfare

Terrorismo, allarme contro la limitazione delle libertà civili

E' stato lanciato dall'Alto Commissario per i Diritti Umani dell'Onu, Mary Robinson

di Piergiorgio Greco

Subito dopo il lancio delle nuove norme in materia di sicurezza operato ieri dal presidente Bush, è intervenuto l’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Mary Robinson che non ha lesinato critiche alle nuove misure statunitensi. La signora Robinson ha sollevato timori che, in nome della guerra al terrorismo, possano essere introdotte legislazioni che ledono le libertà civili. Le nuove misure, stando al ministro della giustizia Usa John Ashcroft, solo nei primi 12 mesi porterebbero a schedare più di 100mila persone prima dell’ingresso, con particolare attenzione a tutti coloro che provengono dal Medio Oriente, da nazioni musulmane o da tutti quei Paesi notoriamente legati al movimento terroristico che fa capo a Osama bin Laden. Secondo l’Alto Commissario, la tragedia delle Twin Towers e del Pentagono ha fatto capire “come le varie parti del mondo siano interconnesse fra di loro e che nessun Paese resta immune dagli effetti delle ostilità che si vengono costruendo”. In questa prospettiva, secondo la signora Robinson, non è lecito “restringere i confini del nostro mondo”. Ex presidente irlandese, la signora Robinson aveva già in passato fortemente criticato il trattamento riservato ai prigionieri talebani e di Al Qaeda, affermando anche allora che le misure anti-terrorismo introdotte in alcuni Paesi venivano usate per frenare il legittimo dissenso politico.


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