Il premio

I cinque comuni che scommettono sulla Esse

Dal turismo inclusivo al supporto alle donne vittima di violenza, l’ormai tradizionale contest di Sodalitas, giunto all’ottava edizione, ha premiato gli enti locali per iniziative virtuose in fatto di sostenibilità territoriale: Malegno, Foccacesia, Città sant’Angelo, l’Associazione comuni area Berica e Reggio Emilia

di Nicola Varcasia

Un premio per i comuni italiani che si distinguono sul fronte della sostenibilità. Con progetti per lo sviluppo dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Lo ha assegnato Sodalitas attraverso il contest Cresco award città sostenibili, realizzato dalla fondazione in collaborazione con l’Associazione nazionale comuni italiani – Anci, riunita nella quarantesima assemblea annuale a Genova.  

I vincitori

A ricevere i riconoscimenti, assegnati da parte di una giuria indipendente, sono stati Malegno (Bs) per le attività di rigenerazione urbana, Fossacesia (Ch) per la promozione del turismo inclusivo, Città sant’Angelo (Pe) per il supporto alle donne vittime di violenza, l’associazione Comuni area berica per la creazione di un ecosistema sostenibile e Reggio Emilia per una città senza barriere.

Rigenerazione urbana

Nello specifico, il premio per Malegno, nella categoria dei comuni con meno di cinquemila abitanti, riguarda un progetto nato nel 2014 e tutt’ora in fase di realizzazione, finalizzato al recupero di edifici pubblici e privati nel centro storico del paese che, come molti comuni alpini non turistici, risulta essere in fase di abbandono. Le attività di rigenerazione urbana si concentrano sulla creazione di servizi di natura educativa e sociale, centri di accoglienza e abitazioni.

Turismo solidale

Per la categoria da 5mila a 10mila abitanti, Fossacesia ha aderito a due progetti, Bike to coast for everyone e Art, bike and wine, per promuovere la cultura della solidarietà e rendere il turismo inclusivo. Il primo mira a garantire alle persone con disabilità l’accesso al mare, alla pista ciclopedonale e ai servizi della spiaggia. Il secondo ha messo al centro il turismo ecosostenibile, attraverso eventi a basso impatto ambientale.

Aiuto alle donne

Città Sant’Angelo, nella categoria tra 10mila e 50mila abitanti, si è mossa per donne vittime di violenza attraverso l’istituzione della Casa di emergenza aurora, una struttura disponibile 24 ore su 24 che offre alloggio sicuro, supporto per i bisogni essenziali, valutazione del rischio e assistenza per donne e bambini in pericolo, senza restrizioni di età o nazionalità.

Attenzione ai cambiamenti

La quarta categoria, per i comuni da 50mila a 100mila abitanti, ha visto nell’associazione comuni dell’Area Berica (Vi) avviare un’associazione dedicata al rafforzamento dell’area come ecosistema sostenibile secondo cinque linee d’azione: sostenibilità energetica e contrasto della povertà energetica; adattamento ai cambiamenti climatici; evoluzione della base economica territoriale; promozione e valorizzazione del territorio; nuove tecnologie innovative e digitali.

Inclusione sociale

Infine, per i comuni più grandi, oltre i 100mila abitanti, il progetto Reggio Emilia città senza barriere sin dal 2015, propone iniziative di rigenerazione urbana, per garantire la parità di accesso a spazi pubblici e privati, e attività di rigenerazione umana, per realizzare un nuovo modo di pensare la città “per” e “con” la fragilità. Il percorso di innovazione dei servizi e di promozione di una cultura dei diritti prevede il coinvolgimento di diversi attori – pubblici e privati – e dei cittadini, attraverso tavoli di lavoro, incontri nelle scuole e campagne di comunicazione, per sottolineare l’idea che inclusione e diversità non siano questioni solo per gli addetti ai lavori, ma riguardino l’intera comunità, pronta a rendersi accogliente e aperta verso tutti.

La foto in apertura è di Florian Schmetz su Unsplash

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