Mondo

TERREMOTO. Volontari per gli animali

Il silenzio dei primi giorni dopo il sisma è stato rotto dall'abbaio, timido e stanco, dei cani. Enpa e non solo si è presa cura di loro

di Carmen Morrone

Nelle aree terremotate si sono alternati 51 tra volontari e Guardie Enpa ai quali si devono aggiungere i volontari della Sezione dell’Aquila, sempre attivi, e quelli di Pescara che stanno seguendo la situazione degli animali alloggiati presso le strutture alberghiere del litorale.

Arrivati qualche giorno dopo il sisma li avevamo visti gironzolare con il naso a terra in cerca di riconoscere l’odore della propria famiglia. Tanti cani – ci spiegavano gli scout del campo di piazza D’armi- si sono spaventati e sono fuggiti. Adesso vagano smarriti. E’ stato allestito un serraglio provvisorio e ora -era il 10 aprile- ce ne ssono una trentina. E’ già scattato il passaparola e le persone che hanno perso un cane vengono qui a cercare il loro amico a 4 zampe».

Ad attivarsi sui luoghi del terremoto l’Enpa-Ente Nazionale Protezione Animali che ha pubblicato un primo bilancio dell’attività fino ad oggi svolta a sostegno degli animali colpiti dal terremoto.

Gli animali soccorsi sono circa 161, di questi 29 sono stati trasferiti in diverse città e messi in adozione. Inoltre sono stati assistiti circa 400 animali liberi sul territorio dell’Abruzzo.

Al Centro Operativo di Raccolta Aiuti per Animali allestito dall’Enpa a Sulmona, sono affluiti: 64 tonnellate di cibo per cani e gatti; 29 tonnellate di alimenti per animali da reddito; 2 tonnellate di cibo per altri animali (conigli da compagnia, uccelli, roditori ecc.); 460 tra trasportini, gabbie modulari e cucce; circa 1.100 tra ciotole, vaschette, museruole, coperte, guinzagli, pettorine, guanti, siringhe, teli in plastica e contenitori vari; 5000 palette monouso per la raccolta delle deiezioni; 71 chilogrammi tra farmaci e antiparassitari.

Il cibo e i materiali sono stati distribuiti all’interno delle tendopoli, al canile sanitario di Collemaggio e alle altre realtà presenti sul territorio; una parte degli aiuti è stata smistata dai volontari di Pescara all’interno degli alberghi dove sono ospitate numerose famiglie di sfollati con animali al seguito.

 


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