Non profit
Terremoto un anno dopo: ecco a cosa sono serviti gli sms degli italiani
Sono quasi 23 i milioni donati dagli italiani per il terremoto che ha colpito il Centro Italia un anno fa. Di questi, oltre 3 sono vincolati alla ricostruzione delle scuole. Ecco come si è deciso di spenderli, con l'approvazione del Comitato dei Garanti: 8 gli edifici scolastici coinvolti, ma molto sarà speso anche per Comuni, strade, piazzole per elicotteri e un centro commerciale
Uno dona via sms “ai terremotati”, e immagina di contribuire a dare loro una casa. Non è così, e la Protezione Civile l’ha sempre detto chiaramente: gli sms sono infatti destinati essenzialmente a progetti che vanno a favore di intere comunità, e non di singoli o famiglie (non servono, per intenderci, a ricostruire le case distrutte), e l’utilizzo dei fondi raccolti in questo modo viene accuratamente monitorato da un Comitato di Garanti. Restauro di otto scuole, un centro commerciale, due centri di comunità, una strada, recupero di beni artistici e costruzione di sette piazzole per elisoccorso: a questo, in sintesi, serviranno i quasi 23 milioni destinati dagli italiani ai terremotati via sms, così come è stato deciso nell'ultima riunione del Comitato, svoltasi il 17 luglio.
I fondi sono stati donati dagli italiani con messaggi solidali in tre tornate: la prima dal 24 agosto al 9 ottobre, la seconda dal 30 ottobre al 30 novembre e la terza dal 31 dicembre al 14 febbraio, quest’ultima raccolta per il progetto “Ricominciamo dalle scuole” per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici. I fondi si trovano un conto aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato, in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Comitato dei Garanti ha approvato i progetti presentati dal Commissario per la ricostruzione e dalle Regioni interessate dal terremoto.
Eccoli:
Regione Abruzzo, 2 progetti: l’adeguamento del Liceo Scientifico Aereonautico a Corropoli, in provincia di Teramo e la realizzazione di un Centro di Comunità a Capitignano (AQ).
Regione Umbria, 3 progetti: la realizzazione di una rete di scuole 3.0 nei territori della Valnerina, con aule interamente digitali e con laboratori multidisciplinari, la realizzazione di Centri di Comunità in diversi Comuni umbri, il recupero e il restauro di beni culturali come beni librari, documenti storici, dipinti, sculture, arredi, crocifissi lignei, campane.
Regione Lazio, 3 progetti per la ricostruzione di tre scuole: la Scuola Primaria e Secondaria di I grado di di Poggio Bustone, la Secondaria di I Grado di Collevecchio e la Scuola Infanzia di Rivodutri.
Regione Marche, 8 progetti: la realizzazione o adeguamento degli edifici scolastici danneggiati nei Comuni di Sant’Angelo in Pontano, Montalto delle Marche, Montegallo e Pieve Torina; la costruzione della nuova sede comunale di Arquata del Tronto; la realizzazione di un’area dedicata alle attività economiche a Visso; il miglioramento della ex strada statale 238 Valdaso e la realizzazione di nuove 7 elisuperfici attrezzate anche al volo notturno e finalizzate a interventi di protezione civile e sanitari.
Del Comitato dei Garanti fanno parte: Vincenzo Gagliani Caputo, già Segretario della Giunta Regionale del Lazio; Angelo Zaccagnini, già Magistrato di Cassazione; Marisa Abbondanzieri, già Onorevole della Camera dei Deputati; Wladimiro De Nunzio, già Presidente della Corte di Appello di Perugia; Santi Giuffrè, ex Prefetto della Repubblica; Paolo Germani, già Ispettore Generale Capo di Finanza della Ragioneria Generale dello Stato; Giuseppe Cogliandro, già Magistrato della Corte dei Conti, che è anche il Presidente del Comitato. Gaetano Mignone, dirigente del Dipartimento, svolge l’incarico di Segretario.
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