Non profit

TERREMOTO. Sul 5 per mille all’Abruzzo le perplessità del non profit

Forum del terzo settore e CSVnet contrari all'idea di Tremonti

di Redazione

«Sul 5 per mlle lo Stato ha fissato un tetto, 380 milioni di euro. Se Tremonti non allarga gli interventi, ampliando il tetto, si tolgono soldi ad altre attività svolte dal non profit»: è la reazione di Marco Granelli, presidente dei centri di servizio al volontariato, alla proposta di Tremonti di allargare le destinazioni del 5 per mille ai terremotati. Anche Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo settore, oltre che presidente delle Acli, è contrario alla proposta Tremonti: «Va ribadito il principio di sussidiarietà», dice Olivero. «Così si crea una graduatoria della disperazione mettendo in competizione realtà difficili e ai margini». Olivero sostiene che sulle risorse del 5 per mille non bisogna «tornare indietro». Va ribadito il principio di sussidiarietà alla base del fondo, secondo il quale «è il cittadino che sceglie a quale organizzazione dare i propri soldi per specifici interventi. E fra queste non può esserci lo Stato, altrimenti si torna agli aiuti del pubblico». «Il ministro Tremonti ci chieda invece un impegno per l’Abruzzo, lo daremo anche per iscritto, ma non cancelli la logica della sussidiarietà», conclude Olivero.

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