Formazione

TERREMOTO. Servizio civile, bando straordinario?

L'ufficio nazionale per il Servizio Civile fa sapere che si attende un progetto post emergenza da parte della Protezione civile

di Redazione

In ordine alla possibilità di emanare un bando straordinario per l’Abruzzo,Leonzio Borea, capo dell’ufficio nazionale per il Servizio Civile afferma che «risulta ancora allo studio, attendendosi la proposta del dipartimento della Protezione Civile di un progetto mirato al post-emergenza».

«Il Servizio Civile nazionale è inquadrato quale servizio di difesa della Patria in forma non armata e non violenta e, come tutte le forze di difesa, l’impiego nazionale dei volontari può essere disposto solo dal Governo». E’ quanto ricorda Leonzio Borea, capo dell’ufficio nazionale per il Servizio Civile, intervenendo a seguito delle dichiarazioni di Stefano Valdegamberi, responsabile della commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni, relative all’impegno per il terremoto in Abruzzo.

Borea precisa che “in merito agli eventi calamitosi che hanno colpito la città dell’Aquila e di altre zone dell’Abruzzo, su disposizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega al Servizio Civile nazionale, Carlo Giovanardi l’ufficio nazionale per il Servizio Civile ha emesso una circolare lo scorso 6 aprile nella quale si autorizzano Anpas, Misericordie, Arci e Croce Rossa a dislocare nell’area del disastro i volontari del Servizio Civile sotto la direzione del dipartimento della Protezione civile. Successivamente, il 9 e il 15 aprile su indicazioni della Protezione civile, l’elenco degli enti di Servizio Civile autorizzati a dislocare nell’area del disastro i volontari e’ stato integrato con Unitalsi, Dipartimento Protezione Civile, Avis e Caritas”. Giovanardi “tempestivamente ha autorizzato gli enti di Servizio Civile a dislocare nelle zone di soccorso i volontari gia’ esperti a fronteggiare le emergenze, abilitando gli enti indicati a lavorare nel post-emergenza seguendo le diposizioni del dipartimento della Protezione civile».

Quanto poi all’iniziativa della Conferenza delle Regioni, «pur apprezzando le finalita’ e lo spirito solidaristico di destinare il 2% delle unita’ di giovani in Servizio Civile messe a diposizione dall’ufficio nazionale, pari a circa 240 volontari, si tratta comunque di volontari attribuiti sulla disponibilita’ delle Regioni, circa 12.000 unità».

Nell’ambito del bando 2009, «sarà la Regione Abruzzo ad approvare quei progetti finalizzati alle necessita’ derivanti dall’evento sismico, con finalita’ contigue alle esigenze del post-emergenza, premiando eventualmente i progetti dei settori assistenza e protezione civile».

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