Volontariato

Terremoto: San Giuliano, l’emergenza non e’ finita

L'appello e' dell'associazione dei genitori delle piccole vittime

di Redazione

”Adesso dobbiamo mantenere compatta la popolazione per evitare che molti decidano di andare via. Non ci stancheremo mai di ringraziare i soccorritori ed i volontari, ma bisogna che si capisca che l’emergenza non e’ affatto terminata”. A parlare e’ Adriano Ritucci, presidente dell’Associazione dei genitori delle piccole vittime della scuola di San Giuliano di Puglia, diventato uno dei punti di riferimento per tutti gli abitanti di S. Giuliano di Puglia. ”C’e’ ancora bisogno di aiuto -dice- tra dieci giorni i volontari della Misericordia andranno via e lasceranno un grosso vuoto non solo affettivo, loro si occupavano della mensa per tutti e dell’organizzazione di tante altre attivita’. Un vuoto che difficilmente sara’ possibile colmare”.

Ritucci sposta poi l’attenzione sulla ricostruzione. ”Penso -spiega- che il primo problema di S. Giuliano sia la ricostruzione delle abitazioni. In questo campo regna una certa confusione. Ci hanno detto che avrebbero costruito 140 prefabbricati ma non a chi sarebbero stati assegnati. Certo -prosegue- la priorita’ sara’ data ad anziani e bambini ma ancora non e’ stata fatta una graduatoria”. C’e’ poi il problema del caro affitti. Nei centri limitrofi a S. Giuliano, infatti, gli affitti delle abitazioni sono arrivati anche a 7-8 mila euro al mese. ”Come fa chi che ha un contributo statale di 400 euro (a tanto ammonta la cifra concessa a chi trova una sistemazione autonoma provvisoria, ndr) a pagarsi una casa ? -si chiede Ritucci- Molti poi hanno la necessita’ di stare vicini al Paese non solo per un fatto affettivo ma perche’ sono contadini e allevatori e non possono lasciare le loro masserie”. ”Non ultimo -aggiunge- e’ poi il problema del recupero delle masserizie dalle case semidistrutte dal sisma. Ogni giorno il tempo peggiora e le infiltrazioni d’acqua rendono le case sempre piu’ insicure impedendo di recuperare quel poco che e’ stato risparmiato dal terremoto”.

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