Politica
Terremoto: San Giuliano, Comitato vittime “Ci hanno dimenticato”
'Lo Stato e' latitante, sotto tutti i punti di vista''. Si sfogano cosi' i familiari dei bambini morti sotto le macerie della scuola di San Giuliano di Puglia, crollata il 31 ottobre 2002.
di Redazione
”Lo Stato e’ latitante, sotto tutti i punti di vista”. Si sfogano cosi’ i familiari dei bambini morti sotto le macerie della scuola di San Giuliano di Puglia, crollata nel terremoto del 31 ottobre 2002. Due anni dopo la tragedia, per tutti parla il presidente del Comitato delle Vittime, Antonio Morelli. Il suo e’ uno sfogo amaro. ”I soldi non ci interessano – afferma -. Noi volevamo solo avere ancora con noi i nostri figli, ma dal momento che qualcuno all’indomani della tragedia ci ha fatto delle promesse, oggi noi diciamo che queste promesse non sono state mantenute mentre tutti in Italia pensano che siamo stati risarciti con miliardi”. I genitori dei 27 bambini morti sotto le macerie hanno ricevuto fino ad oggi solo i soldi dell’assicurazione che loro stessi pagavano, di tasca propria (51 mila euro per ognuna delle vittime). Morelli e’ arrabbiato, pero’, soprattutto perche’ – denuncia – la tragedia di San Giuliano, e’ stata dimenticata dalle istituzioni. ”Siamo stati dimenticati, i nostri figli sono stati dimenticati – sostiene -. Subito dopo il terremoto qui c’erano tutti: istituzioni, autorita’, stampa. Passata l’onda emotiva tutto e’ finito. Chi pensa pero’ che questa strage passera’ nel dimenticatoio, come le altre stragi italiane, si sbaglia, noi non lo consentiremo, siamo molto determinati”. Infine i familiari delle vittime sono preoccupati per i tempi lunghi dell’inchiesta sul crollo della scuola ”Jovine”. ”Capisco che si tratta di una indagine delicata – osserva Morelli -. Speriamo pero’ che non ci siano piu’ rinvii, come il gip ha assicurato. I tempi sono stati troppo lunghi. Lo Stato deve dare una risposta, la deve a questi 27 bambini che non ci sono piu’, non puo’ dimenticarli”.
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