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Terremoto: pronta task force internazionale coordinata da Telefono Azzurro

Il team di psichiatri infantili pronta ad intervenire nei Paesi colpiti dal maremoto

di Telefono azzurro

Telefono Azzurro insieme ad ESCAP, Società Europea di Psichiatria dell?Infanzia e dell?Adolescenza, IACAPAP, International Association for Child and Adolescent Psychiatry and Allied Professions, si sono attivate per organizzare una task force di psichiatri internazionali – tra cui Myron Belfer, Responsabile all?interno dell?OMS per la Salute Mentale dell?Infanzia e dell?Adolescenza e Nathaniel Laor dell?Università di Tel Aviv, esperto degli aspetti psico-sociali dell?intervento in situazioni di guerra e terrorismo ? pronta ad intervenire nei Paesi colpiti dal maremoto. Il team di esperti è già in stretto contatto con gli psichiatri e gli opearatori indiani ed indonesiani per studiare un piano d?intervento specifico per il Disturbo Post Traumatico da Stress. Il PTSD (Disturbo Post Traumatico da Stress) è il disturbo mentale che con maggior rischio incorre nei bambini e negli adolescenti vittima di eventi catastrofici. I sintomi di questa patologia sono: paura, sintomi dissociativi, disordini depressivi, disturbo dell?adattamento, disturbi d?ansia, disturbi della condotta, disturbi dell?attenzione, e abuso di sostanze. Il PTSD può tradursi in età adulta anche in disturbi di carattere medico: spossatezza, disturbi gastrointestinali, mal di testa, asma, problemi cardiovascolari, dolore cronico. Sebbene l?investigazione degli aspetti neurobiologici del trauma in età evolutiva sia ancora ai suoi esordi, diversi studi hanno evidenziato come lo stress sia in grado di plasmare la maturazione di determinate strutture del sistema nervoso, di modificarne il funzionamento, di influenzare le funzioni cognitive, emozionali e comportamentali. Un?esperienza traumatica può dunque condizionare lo sviluppo biologico, cognitivo, emotivo e relazionale del bambino. L?esperienza traumatica può produrre conseguenze psicopatologiche di diversa natura, commenta il Prof. Caffo, Ordinario di Neuropscichiatria Infantile dell?Università di Modena e Reggio Emilia e Presidente della Società Europea di Psichiatria dell?Infanzia e dell?Adolescenza. Il trauma non costituisce solo un fattore di rischio per una serie di disturbi mentali ma può anche condizionare lo sviluppo del bambino, i suoi processi di apprendimento e socializzazione: le ferite, inoltre, possono trasformarsi in aggressività e rabbia, fino a vere e proprie manifestazioni di violenza. Occorre quindi intervenire precocemente: la prontezza nell?identificazione dello stato di disagio e nell?intervento con individui altamente traumatizzati e con le loro famiglie rappresenta un importante fattore protettivo. Il progetto di collaborazione con i colleghi dei Paesi colpiti segue i principi definiti dalla Carta di Roma: il documento programmatico, siglato l?anno scorso da 40 esperti provenienti da USA, Israele, Iraq, Egitto, Iran, Australia, Libano, Estonia, Germania, Francia e Nuova Zelanda, che definisce l?impegno di un gruppo di lavoro internazionale specializzato nelle situazioni di trauma. Obiettivo e? promuovere la ricerca, condividere esperienze ed elaborare nuovi modelli d?intervento da portare nei Paesi colpiti da eventi catastrofici. Ci siamo attivati subito, continua il Prof. Ernesto Caffo. Tutti gli psichiatri infantili europei hanno dato la loro disponibilità a mettere insieme competenze ed esperienze per sostenere gli psichiatri delle zone colpite. Stiamo gia? coordinanci con i colleghi indiani e indonesiani per supportarli nella gestione della prima emergenza e concordare un piano d?intervento adeguato. A breve partirà un team specializzato nell?intervento in situazioni di eventi catastrofici, il quale si concentrerà soprattutto sulla formazione degli operatori locali. In Italia Telefono Azzurro collabora gia? con la Protezione Civile Regione Emilia Romagna presso l?Aeroporto di Malpensa, dove un gruppo di esperti accoglie bambini, adolescenti e le loro famiglie, fornendo un supporto psicologico. – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Dati PTSD – Recenti ricerche internazionali dimostrano che le reazioni dei bambini ad eventi stressanti possono essere tutt?altro che transitore ed avere esiti altamente invalidanti (Yule, 2000; Pfefferbaum, 1997; Pynoos, 1993) – Il Disturbo Post Traumatico da Stress nei bambini è oggetto di studio scientifico e clinico solo dal 1987 – Percentuali di bambini in cui si riscontrano sintomi di PTSD su popolazioni esposte a specifici eventi: – 93% dei bambini testimoni di violenze domestiche (kilpatric, Williams, 1998) – 80% dei bambini kuwatiani coinvoltgi nella guerra del Golfo (Hadi, Glabre, 1998) – 41% dei bambini bosniaci vittime dell?assedio di Sarajevo del 1994 (Allwood, 2003) Dati eventi traumatici – Solo nel 1997 le vittime di disastri nel mondo sono state 5.9 milioni in Africa, 1.7 milioni negli Usa e in America, 24.5 milioni in Asia, 0.5 milioni in Europa e 0.8 milioni in Oceania. (International Federation of Red Cross and Red Crescent Societes, 1998) – I paesi in via di sviluppo sarebbero i più colpiti (Laor, Wolmer, 2002). – Negli ultimi dieci anni la guerra ha ucciso circa 2 milioni di bambini e ne ha traumatizzati altri 10 milioni Unicef (1998),. – In 23 Paesi in Via di Sviluppo 40 milioni di bambini perderanno uno o entrambi i genitori entro il 2010. (Foster, 2002) – In 26 Paesi dell?Africa il numero di bambini orfani nel 2010 si duplicherà (Foster 2002) – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Le principali linee guida della ?Carta di Roma? – le modalità di presa in cura dei bambini, rispettando le differenze culturali e individuali; facilitandone la reintegrazione nella famiglia e nella società; – l?attenzione ai cambiamenti biologici nel cervello associati all?esperienza del trauma; – l?importanza di prolungare il periodo delle curee il monitoraggio sui bambini traumatizzati; – la promozione di una cultura dell?intervento presso le Istituzioni e i servizi sociali con l?obiettivo di una maggiore cooperazione – lapplicazione della Convenzione dei Diritti dell?Infanzia a contesti di guerra, terrorismo e disastri naturali; – la corretta informazione dei legislatori, del mondo medico e della pubblica opinione sulle possibilità di trattamento e sulle conseguenze del trauma dei bambini; – l?integrazione delle cure psicologiche con l?attuale sistema educativo e sanitario


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