Cultura

Terremoto in Indonesia, oltre 2700 vittime

Una scossa di terremoto di magnitudo di 6,2 gradi sulla scala Ritcher ha colpito all'alba l'area intorno alla città di Yogyakarta, sull'isola indonesiana di Giava

di Redazione

Oltre 2.700 persone sono morte nel terremoto che alle prime ore di oggi ha fatto tremare la zona attorno all’antica città reale di Yogyakarta in Indonesia. Lo ha riferito un funzionario del governo. “Il totale per ora è a 2.711 persone uccise. Il numero cresce durante le ore perché l’evacuazione è ancora in corso”, ha detto al telefono a Reuters Desmawati, una funzionaria della task force per i disastri del ministero degli Affari sociali di Giacarta. La donna ha aggiunto che 1.700 feriti sono in gravi condizioni mentre 872 sono contuse lievemente. Molte persone sono ancora sepolte o intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati, dicono funzionari governativi. Non ci sono al momento notizie sul coinvolgimento di cittadini italiani, ha detto l’ambasciatore italiano in Indonesia, Francesco Maria Greco, ai microfoni di SkyTg24. “Al momento non ci risulta la presenza di connazionali al livello di turisti. Una ricerca che abbiamo fatto nei principali alberghi ha dato per fortuna esito negativo”, ha spiegato Greco. Intanto “proseguono, coordinati dalla Farnesina, i controlli e gli accertamenti sull’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani”, dice una nota diffusa dal ministero degli Esteri. Yogyakarta si trova nell’isola di Giava, la principale dell’Indonesia, e vicino al Monte Merapi, il vulcano che da settimane ha fatto scattare l’allerta per una possibile grande eruzione. Un vulcanologo di Yogyakarta ha detto che il sisma non è stato provocato dal vulcano, ma l’attività del Merapi è aumentata dopo il terremoto. “Dopo il sisma ci sono più nubi che escono dal cratere”, ha detto a Reuters Subandrio, capo della sezione Merapi al “Centre for Vulcanological Research and Technology Department”. L’epicentro del terremoto — che ha colpito poco prima delle 6 del mattino (l’una di notte in Italia) con una magnitudo di 6.2, secondo lo statunitense U.S. Geological Survey — era in mare aperto. Il funzionario del centro terremoti di Giacarta ha detto che non è stata provocata alcuna onda di tsunami. Yogyakarta si trova a circa 25 chilometri a nord della costa sull’Oceano Indiano e 440 chilometri ad est di Giacarta. Le autorità ospedaliere hanno detto che generalmente le persone decedute avevano lesioni alla testa ed ossa rotte provocate dal crollo degli edifici. Testimoni hanno riferito che sono crollate migliaia di case nel sisma. Sono in rovina anche uffici ed edifici governativi. I pazienti degli ospedali sono stati spostati all’aperto per timore delle scosse di assestamento. L’aeroporto è stato chiuso per i danni provocati alla pista, i collegamenti viari con la città sono difficoltosi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio di cordoglio al presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono.

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