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Terremoto in Afghanistan, almeno 1000 persone morte e più di 1.500 sono ferite

Una squadra medica di Intersos sta raggiungendo le aree colpite dal terremoto di magnitudo 5,9 che ha colpito il Paese nelle prime ore di mercoledì 22 giugno: «Questo terremoto», dicono dalla ong, «non poteva accadere in un momento peggiore: in Afghanistan 7milioni di persone sono sull’orlo della fame. Occorre urgentemente il sostegno dei fondi internazionali».

di Redazione

Secondo le stime attuali, almeno mille persone hanno perso la vita e più di 1.500 sono ferite nel devastante terremoto di magnitudo 5,9 che ha colpito l’Afghanistan nelle prime ore di mercoledì 22 giugno, ma si prevede che il bilancio delle vittime aumenterà man mano che i soccorritori inizieranno a raggiungere le comunità più remote della regione montuosa della provincia di Paktika.

Intersos, in coordinamento con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e con le autorità nazionali e locali – è pronat ad inviare sul campo due chirurghi, un anestesista e due infermieri per fornire cure traumatologiche di emergenza. L'ong si sta dirigendo in aree difficili da raggiungere dove i soccorsi stanno facendo fatica ad arrivare ed è pronta, dopo una prima valutazione della situazione, ad inviare altro staff per rispondere all’emergenza con servizi di assistenza sanitaria e psicologica.

“Questo terremoto non sarebbe potuto accadere in un momento peggiore – sottolinea Nasr Muflahi, Country Director di INTERSOS in Afghanistan – Le persone in Afghanistan stavano già affrontando enormi sofferenze, con 20 milioni di persone che affrontavano livelli acuti di insicurezza alimentare e quasi 7 milioni sull'orlo della fame. La crisi economica ha portato migliaia di persone a perdere il lavoro, la siccità in corso significa che milioni di persone hanno perso i loro mezzi di sussistenza, e ora un numero incalcolabile ha perso la casa, i loro cari familiari e amici. I nostri medici e infermieri in questo momento in viaggio per supportare coloro che necessitano urgentemente di cure mediche di emergenza e stiamo mobilitando i nostri team di protezione dedicati per fornire supporto psicologico per aiutare le persone colpite a far fronte all'entità di questo disastro e alle sue conseguenze. Tuttavia, le necessità altrove restano vaste ed è fondamentale che il terremoto non sminuisca il continuo deterioramento della situazione umanitaria nel resto del Paese. Milioni di persone hanno bisogno di supporto e il momento di agire è adesso”.

Intersos chiede che vengano erogati urgentemente finanziamenti internazionali per consentire alla comunità umanitaria di aumentare rapidamente la sua risposta sulla scia di questo disastro senza dimenticare i bisogni umanitari in altre parti del paese. È fondamentale finanziare completamente i 4.4 miliardi di dollari necessari per soddisfare i bisogni della popolazione nel loro insieme. Inoltre, deve essere affrontata con urgenza la crisi di liquidità per consentire alle persone di rimettersi in piedi. I donatori internazionali dovrebbero collaborare in modo proattivo per identificare una soluzione rapida che consenta il rilascio dei beni congelati nell'economia afgana. L'assistenza umanitaria non può sostituire un'economia funzionante.


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