Mondo

Terre des hommes: via le nostre truppe da Nassiriya

L'ong esprime profondo dolore per la morte dei militari italiani e del caporale della polizia militare rumena nell'attentato di stamattina e condivide la sofferenza delle loro famiglie

di Paolo Manzo

Terre des hommes Italia esprime profondo dolore per la morte dei militari italiani e del caporale della polizia militare rumena nell’attentato di stamattina a Nassiriya e condivide la sofferenza delle loro famiglie. Per TDH questo gravissimo fatto dimostra ancora una volta la necessità di un ritiro immediato delle truppe di occupazione, compreso quelle italiane, impegnate in una vera e propria operazione militare nell?ambito di una guerra illegittima, in aperta violazione del diritto internazionale. Oltre alle vittime militari straniere, oltre 2600 dall’inizio della guerra, ricordiamo che sono almeno 34.500 i civili rimasti uccisi in questo conflitto.   “La situazione nel paese si è progressivamente deteriorata e la stessa costituzione di un governo ufficiale, rappresentativo di tutte le componenti etniche e religiose della popolazione si rivela ogni giorno più difficile”, spiega Bruno Neri, senior officer di Terre des hommes Italia e coordinatore dei progetti in Iraq. “Il rischio di guerra civile è più che mai attuale e in questo contesto il lavoro delle organizzazioni non governative impegnate in progetti a favore della popolazione civile irachena diventa, se possibile, ancora più pericoloso che in passato”.   Dall’inizio della guerra, Terre des hommes Italia è stata impegnata in 8 differenti progetti in Iraq, di cui uno ancora in corso, portato avanti da personale locale in favore dei bambini di strada di Baghdad. In totale TDH ha speso oltre 3 milioni di euro per progetti umanitari.   “Siamo preoccupati per la situazione del conflitto in Iraq e l’ennesimo spargimento di sangue. Quella dell?Italia si è rivelata una missione che mette in pericolo tutta la Comunità dell?Aiuto Umanitario presente in Iraq e la possibilità di implementare un processo democratico e di ricostruzione nel Paese”, dichiara Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des hommes. “La nostra organizzazione continuerà ad aiutare i bambini iracheni e la popolazione civile come ha sempre fatto: mantenendo la sua posizione di indipendenza, come garanzia essenziale della nostra credibilità e qualità della nostra opera. Chiediamo al nuovo governo italiano di procedere immediatamente al ritiro delle truppe italiane; per nostra parte veglieremo e denunceremo prontamente qualsiasi tentativo di trasformare questa missione militare in una falsa missione umanitaria”.


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