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Tempi più lunghi per il non profit

Modifica al disegno legge sui finanaziamenti al non profit

di Redazione

Senato: si allungano i tempi per l?approvazione delle nuove norme sui finanziamenti dello Stato alle associazioni non profit. La commissione Affari sociali della Camera, ha modificato il disegno di legge n. 2097 che fissa i criteri di assegnazione del contributo statale a favore delle associazioni nazionali (primo firmatario il senatore Giuseppe Camo dell?Udr), approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato. Il provvedimento è stato trasmesso al presidente del Senato per un nuovo esame.La commissione Affari sociali della Camera ha corretto il disegno di legge n. 2097 sull?assegnazione del contributo statale a favore delle associazioni nazionali di promozione sociale modificando i criteri di ripartizione dei finanziamenti che ammontano a dieci miliardi all?anno per il ?98, il ?99 e il 2000. Il provvedimento approvato dalla Camera propone di assegnare il 50 per cento della somma, da dividersi in parti uguali, agli enti morali con personalità giuridica di diritto privato, escluse le associazioni combattentistiche e patriottiche per le quali provvedono altre norme. Il restante 50 per cento andrà distribuito tra gli enti e le associazioni che promuovono la pari dignità dei cittadini lottando contro la discriminazione nei confronti di chi, per cause di età, deficit psichici, fisici o funzionali o condizioni economiche, sia in condizione di marginalità sociale. I fondi a questa seconda categoria dovranno essere assegnati: per il 20 per cento in misura uguale per tutti i soggetti ammessi al contributo; per un altro 20 per cento in proporzione al numero degli associati e dei soggetti che partecipano o beneficiano dell?attività dell?associazione; per il 60 sulla base del programma delle attività svolte e delle spese sostenute che le associazioni devono presentare ogni anno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere i contributi. Il nuovo testo propone l?abolizione del contributo annuo di 300 milioni in favore dell?Associazione italiana ciechi di guerra per la tutela e la promozione sociale dei grandi invalidi di guerra, civili di guerra e per servizio militare, privi della vista, e dei loro superstiti.


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