Famiglia

Telefono Azzurro, le femmine chiedono aiuto più dei maschi

Lo rileva l'associazione in base alle telefonate ricevute. Il rapporto 2007

di Redazione

Dal gennaio 2000 al dicembre 2007 ha gestito 34.652 casi, a chiedere aiuto e ad essere state aiutate per lo piu’ le bambine nel 58,7% dei casi contro il 41,3% dei maschi e nella maggioranza dei casi di nazionalita’ italiana (92,4%) mentre sono ancora pochi i bambini stranieri (7,6%) che vivono in Italia a chiedere aiuto. Sono queste le cifre di Telefono Azzurro, la onlus italiana che dal 1987 e’ scesa in campo per dare voce ai bambini, che oggi compie 21 anni e traccia con questi dati il percorso del proprio impegno sociale. Il presidente Ernesto Caffo che ha lanciato un nuovo appello al Parlamento italiano per “rinnovare le politiche per l’infanzia e l’adolescenza” e al Governo di non “rendere marginali” gli impegni in Finanziaria a favore dei minori in difficolta’. “I minori che ci chiamano -ha riferito Caffo- hanno nella maggioranza dei casi problemi con i genitori (32,4%) o hanno subito abuso fisico (12,6%).

“L’infanzia -ha detto Caffo- rischia di essere un tema marginale nella nostra societa’. Lo vediamo con la Finanziaria, nei progetti di legge, nei siti dedicati all’infanzia”. “Contro la pedofilia -ha proseguito il presidente di Telefono Azzurro c’e’ difficolta’ ad operare in maniera adeguata, non e’ solo un problema di progetti di legge, e’ un grande problema culturale, e’ una mancanza di ricerca scientifica nelle universita’ su questi argomenti, e’ un problema di mancanza di cultura adeguata a fronteggiare la pedofilia”. “Quello che vedo carente -ha sottolineato- e’ anche l’azione operativa. Ci vogliono strumenti adeguati. E non solo verso il contrasto della pedofilia. Penso anche all’accattonaggio, all’uso che si fa dei bambini, ci vuole un controllo sociale piu’ adeguato”. Caffo, inoltre, e’ intervenuto sulle problematiche legate ai media ed ai bambini sollecitando “una grande sfida per il controllo delle nuove tecnologie” e proponendo “uno sforzo ed una cultura dell’infanzia” piu’ allargati in Italia.

Una voce importante nei dati resi noti oggi da Telefono Azzurro riguarda i maltrattamenti, gli abusi e la pedofilia sottolineati dall’associazione come “principali fenomeni in Italia”. I dati ufficiali disponibili in Italia sono forniti, sottolinea Telefono Azzurro, dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. In base ad essi, nel 2005 sono state 692 le persone denunciate all’autorita’ giudiziaria per abuso sessuale e 699 bambini le presunte vittime. La percentuale piu’ elevata delle vittime e’ di eta’ compresa tra gli 11 ed i 14 anni (36,5%), seguita dalla fascia 0-10 anni (35,6% e dalla fascia 15-17 anni (27,9%. Inoltre la tipologia di abuso sessuale di cui sono vittime e’ nel 77,5% dei casi violenza sessuale, nel 14% di atti sessuali con minorenne, nel 4,5% di corruzione di minorenne e nel restante 4% di violenza sessuale di gruppo. Le vittime straniere sono nel 2005 il 12,7%.

Gli autori di reati sessuali sono nella maggior parte italiani: l’80%. Il 77,7% degli abusi e’ stato commesso da soggetti conosciuti dalla vittima, secondo il 7° rapporto nazionale Telefono Azzurro-Eurispes. Molte le proposte avanzate da Telefono Azzurro per arginare questi fenomeni: dal rendere operativa la banca dati dell’Osservatorio per il Contrasto alla pedofilia e della Pornografia Minorile, a maggiori fondi per formazione, a strumenti condivisi e uniformi sul territorio nazionale, ad una piu’ corretta assunzione della testimonianza del minore all’interno del processo penale. Proposti anche luoghi neutri, cioe’ altri dal sistema giudiziario, per ascoltare a fini giudiziari i bambini. Istituire un albo ad hoc di esperti nell’ascolto dei bambini e utilizzare solo persone altamente competenti per le testimonianze dei piccoli.

 


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