Formazione
Telefono Azzurro: internet e tutela dei minori
Disintemediazione, smaterializzazione, interconnessione: ecco le parole chiave delle relazioni presenti e future. Accusare non serve, criticare non basta. Per questo, nel corso dell'Internet Safer Day 2016, Telefono Azzurro invita a cooperare per una rete che sia più sicura per tutti e che - osserva il Presidente Ernesto Caffo - non si dimentichi mai che al sul centro deve rimanere l'uomo
di Redazione
Play your part for a better Internet! Fai la tua parte per rendere internet migliore. Ecco lo slogan del Safer Internet Day 2016, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta alla sua XIII edizione, si svolge oggi in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo.
In Italia come sempre anche il #SID2016 vede come protagonista imprescindibile il Telefono Azzurro che a Milano, presso l'auditoriim dell'Abi, in via Olona 2, sta mettendo a confronto esperienze e modelli per rendere la rete più abitabile, qui, ora e domani.
Oggi più che mai la partita si gioca in rete, con adolscenti sempre connessi, che comunicano in chat tra loro ma anche con genitori poco consapevoli dei rischi corsi dai propri figli in rete.
È quanto emerge dall'indagine "Tempo del web. Adolescenti e genitori online", realizzata da SOS Il Telefono Azzurro Onlus in collaborazione con Doxakids, in occasione del Safer Internet Day (SID) 2016.
La ricerca, che si basa sulle risposte di 600 ragazzi dai 12 ai 18 anni e 600 genitori dai 25 ai 64 anni, è stata presentata questa mattina a Milano, in occasione del dibattito "Modelli di business tramite la rete e tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti".
Il 17% dei ragazzi intervistati dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social, 1 su 4 (25%) è sempre online, quasi 1 su 2 (45%) si connette più volte al giorno, 1 su 5 (21%) si sveglia durante la notte per controllare i messaggi arrivati sul cellulare.
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