Famiglia
Telefono azzurro: i dati del Centro nazionale di ascolto
Presentato oggi il secondo rapporto Telefono AzzurroEurispes. Ecco i dati su mezzo milione di richieste di aiuto.
Il Centro nazionale di Ascolto del Telefono Azzurro, numero verde rivolto sia ai bambini che agli adolescenti, dal luglio 200 al giugno 2001 ha risposto a 476.249 chiamate ( circa 1.305 telefonate al giorno), le consulenze offerte sono state 34.839 ( 95 al giorno) le consulenze su casi con problematiche rilevanti sono state 7.339 (circa 20 al giorno).
Sole le bambine e le adolescenti a rivolgersi al Telefono azzurro più spesso che i loro coetanei maschi ( 57,7% vs 42,3% dei ragazzi) .
Relativamente all?età sono i bambini entro i 10 anni quelli che chiamano più spesso (46,8%) seguiti dal 37,6% dei preadolescenti con età compresa tra gli 11 e i 14 anni. La classe meno rappresentata è quella dei ?più grandi? (15,6%) che però è in aumento rispetto alle valutazioni delle chiamate dell?anno 1999/2000 , con una netta prevalenza di ragazze in questa fascia di età.
Osservando la distribuzione delle richieste di aiuto per area geografica , emerge che una parte consistente di queste provengono dalle regioni settentrionali (40%) , seguite dal Sud (26%) , dall?Italia centrale (20%) e infine dalle isole (12%). Dalla Lombardia proviene il maggior numero di chiamate (14%) seguita dal Lazio (12%) e dalla Campania: come si può notare si tratta di una regione del nord, una del centro e una del sud.
Dall?analisi del nucleo familiare si legge che nel 41% dei casi di bambini che chiamano il telefono azzurro sono figli unici, del 45% hanno fratelli e/o sorelle più o piccoli e nel 13% più grandi.
Le chiamate di minori stranieri rappresentano un piccola minoranza rispetto a quelle dei bambini italiani ( il 5% vs il 95%), va comunque notato che rispetto al precedente rapporto si verificata un leggero incremento di richieste di auto anche da parte di bambini stranieri.
Sicuramente, il cuore dell?analisi dei dati è ricolta alle motivazioni che spingono il bambino a rivolgersi al telefono azzurro. Al primo posto ci sono i problemi relazionali con i genitori (28%), seguiti dai problemi relazionali con gli altri in generale (19%) e da problemi conseguenti la separazione dei genitori (18%). Il 12% delle consulenze riguarda problemi legati a situazioni di abuso fisico, il 9% per problemi di incuria/trascuratezza, 5% per abuso sessuale. Si rileva una percentuale in crescita di consulenze legate a situazioni di abuso psicologico (7%).
I responsabili dell?abuso fisico di un bambino è nel 53% dei casi il padre, nel 42% la madre, nel 5% un convivente dei genitori e in quasi il 2% il nuovo coniuge.
Ma l?abuso sessuale ha una connotazione completamente diversa: La madre è individuata come causa dell?abuso ?solo? il 4,5% delle volte, mentre il padre lo è nel 32% dei casi. In realtà l?abuso del bambino è perpetuato nel 21% dei casi da un parente ?esterno? e nella stessa percentuale da un conoscente, mentre è responsabile delle violenze un estraneo l?8% dei casi.
Ancora diversa l?analisi della situazione di abuso psicologico. In questo caso sono entrambi i genitori i maggiori attori, nel 47% delle volte la madre e il 44% il padre. Una particolare attenzione va rivolta al quel 9% dei casi in cui viene individuato come responsabile dell?abuso psicologico un insegnante. Ed è ovviamente sui genitori che ricade anche la maggior parte dei casi di incuria/trascuratezza, in particolare la madre per il 76% dei casi e il padre nel 43%.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.