Welfare

Telefono Arcobaleno: è allarme pedopornografia

Secondo il presidente Giovanni Arena: "L'Italia è all'ottavo posto nella classifica degli accessi ai siti internet"

di Redazione

“L’operazione di oggi ha messo ancora una volta in evidenza quanto andiamo denunciando da tempo: la pericolosita’ sociale del fenomeno della pedo-pornografia”. Lo afferma Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno, l’associazione che ha presentato la denuncia sfociata nel blitz della Procura della Repubblica di Siracusa, che ha indagato 186 persone in tutta Italia, tra le quali anche tre sacerdoti. Arena sottolinea: “Non e’ un caso se tra gli indagati figurano rappresentanti della Chiesa, educatori dell’infanzia, pubblici amministratori. Individui che, anche per motivi professionali, paradossalmente possono entrare in contatto quotidiano con bambini”. L’ampiezza del fenomeno, secondo Arena, impone di riflettere sulla “necessita’ di una normativa in materia che tuteli maggiormente i minori. Una esigenza concreta -continua il presidente di Telefono Arcobaleno- e ritengo che quanto accaduto pochi giorni addietro alla procura di Verona confermi il nostro pensiero: il processo a carico di un uomo nel cui computer gli investigatori avevano trovato ben 82.634 file a contenuto pedo-pornografico scaricati da un sito internet e 33 vhs dello stesso genere. L’indagato ha patteggiato, concludendo la sua vicenda giudiziaria con il pagamento di una sanzione di 3.000 euro, tornando a casa senza nemmeno la fedina penale macchiata perche’ la legge vigente prevede anche la non menzione della condanna, per quanto Telefono Arcobaleno (che aveva rintracciato e denunciato l’uomo) si fosse costituito parte civile”. In Italia, afferma Arena, la domanda di pornografia pedofila e’ in crescita e in nostro Paese si pone “tra i primi posti nella classifica mondiale. Il numero di accessi ai siti internet pedo-pornografici e’ stato tale da costituire una fetta pari all’1,99% nel circuito internazionale pedo-business e che attesta l’Italia all’ottavo posto. Una posizione che sale di un gradino fino al settimo posto per quanto riguarda l’accesso alle ben note bacheche, quelle a cui si rivolgono gli aficionados, con una percentuale del 2,25. E quando la domanda e’ cosi’ alta, e’ chiaro che anche l’offerta si eleva”. Il sito al centro dell’indagine della Procura di Siracusa, tutto italiano e frequentato da italiani, aveva una media di 20.000 contatti al giorno, con picchi fino a 35.000. Anche in questa nuova inchiesta, Telefono Arcobaleno si costituira’ parte civile.


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