Sostenibilità
Telefonini: tutti gli inganni che si nascondono dietro le super offerte
Li rivela un'inchiesta del quotidiano La Stampa
di Redazione
Molti gli inganni e le truffe negli spot dei telefoni cellulari. Oggi, sono finiti nel mirino tutti i maggiori operatori, Wind, Vodafone, Tim e ‘3’. Nella maggior parte dei casi offerte allettanti nascondono l?obbligo di aderire a piani di consumo elevati, ma i ?supersconti? sono spesso condannati da Tribunali e Antitrust. Lo riferisce in un?inchiesta il quotidiano ”La Stampa”, riportando anche alcuni esempi. Il principale operatore di telefonia mobile, Tim, si è visto bocciare dall?Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria (Iap) la sua pubblicità ?Maxiricarica Tim?. Ricarichi 30 euro e parli 120 euro”. In realtà con una formula pubblicitaria, il cliente all?atto della ricarica, può ottenere per 30 euro un credito di 120, sottoposto, però, a limitazioni: solo 15 euro si possono spendere come si vuole e senza limiti di tempo, mentre gli altri vanno consumati nel giro di 30 giorni, in parte verso clienti Tim e in parte verso numeri fissi. Il regalo c?è, se uno si prepara a un mese di telefonate a ritmo accellerato, ma è diverso da quello che si aspetta l?utente quando sente parlare di un bonus di 90 euro senza ulteriori specificazioni. ”Telefona con noi e otterrai una super-ricarica di 9 mila euro fino al 2020”. Questo prometteva fino a qualche giorno fa una campagna pubblicitaria di ‘3’. Ma la pubblicità è stata ritirata dopo un pronunciamento del tribunale civile di Milano che ha giudicato ingannevole non l?offerta in sè, ma la maniera in cui veniva presentata, perché con quei 9 mila euro viene proposta non una ricarica e basta ma un credito da spendere in pochissimi giorni e con vincoli di destinazione delle chiamate. Il cliente -riferisce ancora ”la Stampa”- deve pagare alla ‘3’ almeno 20 euro al mese fra il settembre 2005 e l?agosto del 2020 e in cambio avrà quanto promesso ma in forma di crediti sulle telefonate distribuiti in pacchetti di 50 euro al mese e da spendere entro una o due settimane, pena la perdita del credito medesimo. Inoltre, potrà fruire di questo bonus solo per chiamare numeri di rete fissa o di altri clienti di ‘3’. Insomma viene proposto un contratto di fidelizzazione a scadenza di 15 anni durante i quali bisogna telefonare e spendere ad un ritmo mensile piuttosto elevato. Può essere conveniente, ma la pubblicità sembrava promettere qualcosa di più allettante. Si segnala anche il caso della Wind. Nello scorso febbraio, infatti, era stata giudicata ingannevole dall?Antitrust la pubblicità di Wind -Premio fedeltà 30 euro; nello stesso mese uguale sorte è toccata alla pubblicità della Super Summer Card 2004 di Vodafone. Oggi -conclude ”La Stampa”- Tim, Vodafone, Wind e 3 si contendono i clienti proponendo slogan, ma spesso il cliente non legge le clausole scritte in piccolo, limitandosi a recepire le maxi offerte. A tal proposito, Adusbef, Federconsumatori, Cittadinanzattiva e Movimento difesa del cittadino invitano a stare molto attenti alle pubblicità che incitano al cambio di gestore allettando i clienti con offerte eccezionali.
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