Cultura
Telefonia: Adiconsum scrive a Gasparri
I parametri per accedere allo sconto del 50% sul canone telefonico Telecom sono troppo rigidi e vanno rivisti
di Redazione
I parametri per accedere allo sconto del 50% sul canone telefonico sono troppo rigidi e vanno rivisti, perché con i criteri attuali la maggior parte delle famiglie povere non riescono a beneficiarne. E’ questa la convinzione dell’Adiconsum, che ha inviato una lettera al ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri perché intervenga ”affinché l’Autorità per le Comunicazioni provveda a modificare i parametri per evitare che questo beneficio a favore delle famiglie più povere si trasformi in una mancata promessa e in un fallimento”. Ad avere diritto allo sconto – spiega un comunicato dell’associazione dei consumatori – ”secondo l’Authority avrebbero dovuto essere un milione e 400 mila famiglie italiane, mentre ad oggi solo 40-50mila famiglie ne stanno beneficiando”. L’Adiconsum ricorda inoltre che ”il mancato utilizzo di questa agevolazione significa per Telecom un risparmio di circa 10 milioni di euro al mese”.
Il diritto a pagare meta’ del canone è legato ad una legge del ’98 che ha introdotto – ricorda
l’Adiconsum – l’Isee (indicatore sociale economico equivalente), un parametro che calcola non solo il reddito o la pensione, ma anche il patrimonio (casa di proprieta’, risparmio investito, mentre prevede la detrazione di eventuali canoni di affitto). Le regole per avere accesso a questa agevolazione sono “estremamente rigide: in pratica – sottolineano i consumatori – è previsto che il reddito non debba superare i 13 milioni di Isee per un componente (6.713 euro), i 20 milioni e 400mila per due componenti e i 26 milioni e 500mila per tre componenti. Le condizioni non si limitano al reddito: occorre avere nel nucleo familiare un pensionato di oltre 75 anni o un pensionato sociale o un invalido civile o un handicappato o il capofamiglia disocuupato”. Per l’Adiconsum “la somma delle due condizioni esclude numerose fasce povere. Una denuncia – afferma il segretario generale Paolo Landi – che Adiconsum aveva già fatto all’Autorita’ per le Comunicazioni, chiedendo la modifica dei parametri. Oggi il numero limitato di coloro che stanno
beneficiando della riduzione conferma la nostra denuncia sull’urgenza di modificare i parametri, oltre all’esigenza di una piu’ ampia informazione”.
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