Famiglia

Teefonia sociale: ricerca Doxa su anziani

Anziani sempre più soli e con bisogni crescenti: 9 su 10 chiedono servizi di mobilità, accompagnamento e trasporto. E' ciò che risulta da una ricerca Doxa per Auser Lombardia

di Redazione

Sono stati presentati questi mattina a Milano in una Conferenza Stampa, i risultati della ricerca sul “Filo d?Argento ? Pronto Servizio Anziani” realizzata da Doxa per Auser Lombardia, su un campione di 400 anziani. Risultati che hanno messo in evidenza le crescenti esigenze delle persone anziane e la necessità di potenziare i servizi di aiuto. La ricerca ha messo in evidenza due aspetti del problema: da un lato l?aumento delle richieste di aiuto e dall?altro il ruolo insostituibile del volontariato nel dare risposta alle esigenze delle persone anziane.

L?indagine – la prima realizzata dalla Doxa in Italia sulla telefonia sociale – ha permesso di rilevare il livello di conoscenza e di gradimento non solo del servizio telefonico ma anche degli interventi realizzati, sul territorio, in risposta alle richieste d?aiuto pervenute. Dalla ricerca emerge il profilo di un anziano spesso solo e in difficoltà, che ha trovato nel “Filo d?Argento” un?ancora di salvezza per risolvere i tanti problemi quotidiani della persona e della famiglia.

Un primo dato interessante è rappresentato dal fatto che l?88% degli intervistati ha dichiarato di essersi rivolto al Filo d?Argento per chiedere un servizio di aiuto e solo il 12% per chiedere informazioni: questo, se da un lato dimostra un buon livello di conoscenza del Filo d?Argento, dall?altro testimonia dell?affidabilità e della capacità di operare sul territorio della struttura di telefonia sociale.

Fra coloro che hanno chiesto aiuto, l?86% – quasi 9 su 10 – erano interessati ad un servizio di mobilità, accompagnamento e trasporto, (servizio che ha ricevuto un voto medio di gradimento pari a 9,3 decimi), il 9% ad avere compagnia e il 13% ad altre forme di aiuto: dalla consegna a domicilio di farmaci, pasti, spesa e altro, all?assistenza per pratiche amministrative.

Un dato particolarmente importante è rappresentato dal fatto che il 92% degli intervistati che hanno richiesto un aiuto ha dichiarato di essere soddisfatto del servizio ricevuto: questo significa che la rete operativa che il Filo d?Argento è in grado di attivare riesce a gestire richieste anche molto diversificate tra loro.
L?indagine ha rilevato giudizi più che positivi sulla cortesia e sulla capacità d?ascolto degli operatori del Filo d?Argento: infatti, l?83% degli intervistati li considera “molto cortesi” e il 79% si dichiara “soddisfatto” dell?attenzione e della disponibilità dimostrata.
Ma dall?indagine emergono anche segnali cui deve essere prestata la massima attenzione: si rileva, ad esempio, che ogni anziano che chiama il Filo d?Argento telefona in media ben 8 volte l?anno: il 22% telefona una o due volte; il 24% da tre a cinque volte; il 20% da sei a dieci volte; il 34% più di dieci volte.

La telefonia sociale è diventata in questi ultimi anni uno strumento sempre più importante, anche se non facile da gestire, per far fronte ai nuovi bisogni conseguenti al progressivo invecchiamento della popolazione.
Con grande lungimiranza la Regione ha posto la telefonia sociale tra le proprie scelte prioritarie e Auser Lombardia si è aggiudicata il relativo bando regionale.
Attraverso il sistema “Filo d?Argento”-Pronto Servizio Anziani (N° Verde 800-995988), in partenariato con Arci, Consorzio Farsi Prossimo, Consorzio Light, Consorzio Icos, Auser ha saputo far fronte a questa sfida.

L?incontro, coordinato da Roberto Vallini, è stato aperto dall?intervento di Ennio Salamon, presidente di Doxa, che ha sintetizzato i risultati più significativi della ricerca effettuata su un campione di 400 anziani che hanno chiamato il N° Verde del Filo d?Argento.

Sergio Veneziani, Presidente di Auser Lombardia, nel commentare questi dati ha affermato:
“Sono particolarmente soddisfatto di quanto emerge dalla ricerca relativamente alla qualità e ai giudizi espressi sull?impegno dei nostri Volontari, che in questa sede ringrazio calorosamente.
Mi fa piacere avere conferma che il “Filo d?Argento” sia conosciuto e apprezzato in tutta la Lombardia ma il problema che mi pongo è quello della continua crescita dei bisogni materiali e immateriali dei nostri Anziani e di come riuscire a fornire loro risposte adeguate.
Temo infatti che il progressivo aumento della domanda risulti troppo oneroso per l?Associazione nel suo complesso; per questo siamo impegnati in una importante campagna di ricerca volontari. In Lombardia i nostri volontari sono circa 8.500, distribuiti in 405 Associazioni Locali; è un numero importante che però potrebbe risultare non sufficiente a coprire, con la consueta efficacia, richieste sempre più numerose.
Basti pensare che nell?ultimo anno abbiamo gestito oltre 100.000 richieste di aiuto!
Ho fiducia nella disponibilità delle persone e penso che molti vorranno rispondere a questo nostro appello. Anche perché chi diventa volontario Auser non solo aiuta gli altri ma partecipa ad un progetto che offre grandi gratificazioni a livello personale.”

L?Assessore alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale Gian Carlo Abelli, ha dichiarato “Questa ricerca condotta da Doxa ? ha spiegato Gian Carlo Abelli, assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale – dimostra che avevamo ragione quando per primi abbiamo impostato la nostra azione di governo sul principio di sussidiarietà. Avevamo ragione nell?investire su servizi utili come la telefonia sociale (3 milioni e mezzo di euro per il triennio 2005-2008). Risultati che otteniamo grazie alla collaborazione pubblico (quindi Regione) privato (quindi il mondo associazionistico e del volontariato). Qui quella tendenza di affrontare i problemi solo nell?emergenza non attecchisce. La nostra è la linea della prevenzione. Se il trend è quello della longevità, sarebbe proprio di una politica miope e per nulla lungimirante non studiare e attuare strumenti utili e concreti. In Francia, in Germania e nel nord Europa hanno avviato programmi di questo tipo. Con orgoglio possiamo dire che in Lombardia non siamo da meno”.

L?incontro si è concluso con l?impegno da parte di tutti, Istituzioni e volontariato, a proseguire con rinnovato entusiasmo l?attività in corso e a potenziare la telefonia sociale. Per prestare sempre più attenzione ai bisogni degli anziani e delle Famiglie che ne hanno cura a domicilio, è necessario rafforzare sia la capacità d?ascolto dei bisogni sia coordinare sempre meglio l?attività dei soggetti, pubblici e privati, che operano sul territorio.

Fare rete, quindi, diventa la “parola d?ordine” per contribuire al mantenimento dell?Anziano al proprio domicilio il più a lungo e nelle migliori condizioni di relazione possibili, nonché per aiutare concretamente a ridurre i rischi di esclusione e emarginazione sociale.

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