Lavoro

Tecnologia, strumento di inclusione

Partito il progetto "Tecologia inclusiva", realizzato dalla cooperativa sociale inTEC e sostenuto da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con fondazione Cesvi. L'obiettivo è creare opportunità lavorative per i giovani in situazione di fragilità del quartiere Satellite di Pioltello

di Redazione

Persone riunite attorno a un tavolo da ufficio, con sulla sinistra il monitor di un computer, a destra una persona con una fascia tricolore

Creare opportunità di lavoro stabile in ambito tecnologico e digitale per giovani e persone fragili residenti nel quartiere Satellite di Pioltello. È questo l’obiettivo del progetto “Tecnologia Inclusiva”, realizzato dalla cooperativa sociale inTEC e sostenuto da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con fondazione Cesvi, attraverso il programma di raccolta fondi Formula.

Tecnologia Inclusiva offre l’opportunità ai giovani residenti nel quartiere Satellite in situazione di fragilità – inoccupati, neet, disoccupati, persone con disabilità – di partecipare ad un percorso di formazione, accompagnamento e avviamento al lavoro nel campo del software testing. L’obiettivo è dare un’occasione di riscatto a persone cui per lo più il mercato riserva impieghi di basso profilo.

Il progetto si inserisce nel più ampio intervento di riqualificazione urbana e rigenerazione sociale condotto dal Gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso la società benefit Cimarosa 1 presieduta da Franco Ceruti, nel quartiere Satellite, in stretta collaborazione con il Comune di Pioltello e la prefettura.

Alcune persone dietro a un nastro rosso, che si stanno apprestando a tagliare con delle forbici

Il software testing consiste nel testare e valutare software in modo manuale o automatico per verificarne la rispondenza a precisi requisiti. Un’attività con una richiesta di mercato in forte crescita a livello italiano e globale (secondo TechNavio, nel periodo 2019-2024, il tasso di crescita annuo globale è stato del 12,16%), che soffre però la mancanza di personale adeguatamente formato.

Il progetto, che ha voluto così estendere il ramo di attività della cooperativa sociale inTEC già operativa con queste finalità nel quartiere Gratosoglio di Milano, si è articolato in più fasi: la selezione dei partecipanti; il percorso di formazione sul Software Testing della durata di 3 mesi per un totale di 60 giornate in aula e in remoto con l’ausilio di piattaforme e- Learning; l’esame regionale di qualifica delle competenze digitali e di software testing; l’attivazione di tirocini, della durata di 3 mesi, e la ricerca di commesse lavorative in azienda.

I tirocini si sono svolti presso primarie aziende, tra cui Intesa Sanpaolo che ha collaborato al percorso formativo ospitando 6 giovani in stage, presso una propria struttura.

È in corso l’ultima fase del percorso che si auspica possa consentire l’inserimento lavorativo dei partecipanti.

La Cooperativa inTec usufrirà di uno spazio operativo in un immobile appena ristrutturato nel complesso di Cimarosa1 nel quartiere Satellite.

Alcune persone sedute a un tavolo, con dietro uno  schermo bianco

In ambito formativo, la cooperativa collabora con enti del Terzo Settore, operatori del settore informatico ed operatori della formazione. Il progetto ha attivato delle partnership con imprese, che operano in ambito informatico e in altri settori industriali, con l’obiettivo di rendere sostenibile nel tempo l’iniziativa grazie a commesse lavorative.

Nel dettaglio, i fondi raccolti hanno permesso di finanziare le attività di promozione, recruiting e selezione dei partecipanti; lo sviluppo, l’organizzazione e la gestione del percorso di formazione, tutoring e supervisione dei partecipanti; l’allestimento dello spazio di lavoro attraverso l’acquisto di arredi e attrezzature (schermi, video proiettore, etc.); le attrezzature informatiche, in particolare personal computer, access point, rete wifi ed altri materiali per la formazione; l’attivazione dei tirocini.

Dopo la selezione di oltre 40 candidati abitanti del quartiere Satellite e del territorio della Provincia di Milano, appartenenti alle categorie: giovani con fragilità dai 18 ai 30 anni in cerca di occupazione e riscatto; giovani con disabilità dai 18 ai 35 anni; persone disoccupate, disponibili ad intraprendere un percorso di riqualificazione professionale. Il percorso formativo ha coinvolto 11 giovani ed è stato portato a termine, in seguito ad un abbandono, da 10 persone.

Tecnologia Inclusiva ha permesso anche di attivare un’esperienza di welfare comunitario e un’attività di impresa sociale sostenibile per contrastare le diseguaglianze e le tensioni sociali, rivolgendosi ad una pluralità di destinatari indiretti, come le famiglie del quartiere in condizione di povertà, le varie comunità del quartiere, le aziende e reti territoriali mobilitate.

Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da ottobre a dicembre 2022 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi, sono stati raccolti oltre 100.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo.

«Il progetto Tecnologia Inclusiva, arrivato alla sua seconda edizione, ha confermato la missione di inTEC: quella cioè di permettere a giovani che vorrebbero entrare nel mercato del lavoro delle professioni digitali di poter realizzare questa loro aspirazione nonostante le fragilità e gli svantaggi dai quali partono, venendo altresì incontro alle necessità delle imprese del settore tecnologico di reperire competenze adeguate rispetto ai loro fabbisogni (skill mismatch). In particolare l’esperienza in corso è riuscita ad integrarsi con il progetto urbanistico in cui è impegnata la società benefit Cimarosa1 del Gruppo Intesa Sanpaolo in collaborazione con le istituzioni del territorio, mettendo in evidenza la necessità di intervenire anche sul piano dell’inclusione sociale come condizione di rigenerazione sociale del territorio», dichiara Antonio Vitale, vicepresidente della cooperativa sociale inTEC.

«Il progetto “Tecnologia Inclusiva” ben rappresenta la volontà del Programma Formula di rispondere ai bisogni territoriali, valorizzando da un lato buone pratiche esistenti e dall’altro la capacità di costruire sinergie: solo grazie ad un’azione coordinata di rete è infatti possibile generare un cambiamento. Siamo quindi testimoni di come il connubio tra i mondi non profit e profit possa rappresentare una risposta vincente in grado di portare soluzioni concrete, guardando al futuro», aggiunge Alberto Barenghi, head of national programmes unit di Fondazione Cesvi.

Persone attorno a due tavoli e a uno schermo bianco

«Intesa Sanpaolo ha aderito al progetto della Cooperativa sociale InTec per il suo impatto sulla comunità e sul territorio e per offrire opportunità di lavoro ai giovani del quartiere Satellite. Grazie allo strumento di partecipazione come è la raccolta fondi, la generosità delle persone, insieme al contributo della Banca, ha permesso di raggiungere l’obiettivo di raccolta. Come istituzione anche sociale garantiamo il nostro contributo per l’inclusione e la riqualificazione creando opportunità socioeducative e occasioni di riscatto sociale», spiega Pierluigi Monceri, direttore regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo.

«Oggi festeggiamo un traguardo importante con queste ragazze e questi ragazzi che hanno deciso di investire sul loro futuro in un campo così sfidante, e sempre molto interessante per le aziende, come quello del mondo delle tecnologie e del digitale», dichiara Ivonne Cosciotti, sindaca del Comune di Pioltello. «E soprattutto hanno saputo vedere e cogliere in questo progetto un’opportunità di crescita professionale e anche umana. Ringrazio Intesa Sanpaolo, con Fondazione Cesvi, che ha finanziato il progetto, la Cooperativa inTEC del Gruppo L’Impronta che ha seguito la formazione di questo gruppo di ragazze e ragazzi, tra cui anche nostre e nostri giovani residenti al Satellite, la società Benefit Cimarosa 1 che ha messo a disposizione uno spazio che da oggi sarà la sede operativa del progetto. E in ultimo, ma di grande importanza – e ci tengo in particolare modo a sottolineare questo aspetto – voglio ribadire il ruolo fondamentale della prefettura di Milano, che ci onora oggi della presenza di Claudio Sgaraglia, prefetto di Milano, e Alessandra Tripodi, vice prefetto di Milano che si è avvicinata alla realtà di Pioltello nel 2015, allora nella sua funzione di commissario prefettizio, e grazie a lei abbiamo avviato una fattiva e proficua collaborazione. Questo progetto, infatti, nasce all’interno di un grande ed enorme lavoro di riqualificazione sociale e urbanistica del quartiere Satellite che ha visto in questi anni le più importanti istituzioni – prefettura, con un ruolo di cabina di regia, Tribunale e Comune – sedute insieme a un Tavolo permanente sul quartiere per affrontare temi delicati e criticità di non semplice soluzione. Al fianco di queste istituzioni, si è aggiunto il grande e prezioso contributo su più fronti di Intesa Sanpaolo, con la società Benefit Cimarosa 1, nata nel 2020 con la firma di un Protocollo d’Intesa con la Prefettura e il nostro Comune, che ha acquistato alcuni appartamenti, li ha ristrutturati e, come in questo caso, messi a disposizione di progetti di natura sociale. Non mi dilungo oggi su questo aspetto perché sarà oggetto più avanti di un’iniziativa dedicata», conclude la sindaca, «rinnovo i miei ringraziamenti a tutti e il mio augurio a questi giovani per un futuro ricco di soddisfazioni».

«Lo spazio inTEC che abbiamo inaugurato», ricorda il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, «e il progetto di Tecnologia Inclusiva che ha coinvolto e entusiasmato molti giovani, si inseriscono, grazie al contributo essenziale di IntesaSanpaolo con la benefit Cimarosa 1, nel più ampio percorso di riqualificazione strutturale e di rigenerazione sociale del quartiere Satellite di Pioltello.

Il percorso è partito nel 2016 con il protocollo di intesa siglato dalla Prefettura con il Comune, il Tribunale e le associazioni del terzo settore che continueranno a lavorare intensamente per contrastare, da un lato, l’illegalità e le occupazioni abusive e a promuovere, dall’altro lato, interventi come quello presentato oggi, di sostegno sociale e di integrazione territoriale.

L’intervento realizzato dalla Benefit Cimarosa 1 mette a frutto e valorizza le potenzialità umane, attraverso la creazione di relazioni che contribuiscono alla costruzione di una solida rete sociale e all’inserimento lavorativo e produttivo nel territorio, fondamento di benessere e sicurezza collettiva. La sicurezza è un bene che si costruisce insieme, attraverso la piena integrazione e l’appartenenza ad un contesto che si sente proprio».

Le immagini nell’articolo sono state fornite dall’ufficio stampa di Intesa Sanpaolo


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