Non profit

Tavoli con carrelli e sottopentola magnetici. Con Ikea l’accessibilità low cost entra in cucina

La linea dedicata della multinazionale

di Redazione

Ikea, la famosa multinazionale svedese, è ormai una tappa irrinunciabile per l’arredo. Costi bassi, mobili semplici da montare in proprio e un catalogo pressoché infinito. Ma, come testimonia il premio Sodalitas Social Award appena vinto, la filiale italiana fa di più. «Il nostro modo di lavorare e di progettare pone sempre al centro la persona. Un principio che ora abbiamo deciso di applicare anche nei confronti di chi ha problemi di mobilità», spiega Daniela Graziano, Sales Leader Kitchen di Ikea Italia. «Un progetto nato in casa», sottolinea Luisa Bancolini, Social & Environmental Specialist dell’azienda, «quando ho visto un amico di mio figlio, costretto in sedia a rotelle, alle prese con la cucina e mi sono resa conto delle enormi difficoltà che incontrava nei semplici gesti quotidiani come prepararsi un piatto di pasta».
«Subito abbiamo avuto la necessità di un confronto con chi questi temi li conosce a fondo. Così è partita la collaborazione con la Fondazione Alessio Tavecchio onlus», aggiunge Graziano. Qual è stato il risultato? «Una cucina ad elevata accessibilità, ovvero studiata per andare incontro alle esigenze delle persone. Non sono destinate esclusivamente ai diversamente abili ma anche ad anziani, magari costretti ad usare le stampelle, oppure a individui con caratteristiche fisiche particolari, persone ad esempio molto alte o molto basse», ci tiene a sottolineare Graziano. Un’altra particolarità sta nel fatto che il catalogo prevede l’utilizzo di prodotti già a disposizione nell’assortimento cucine dell’azienda. «Significa che non abbiamo sviluppato nessun ausilio o supporto speciale ma siamo partiti da ciò che è la base della nostra normale offerta», sintetizza Bancolini. «Ad esempio», continua, «suggeriamo sempre l’utilizzo di piani cottura a induzione per le loro caratteristiche di sicurezza, così come piani di lavoro con angoli arrotondati, maniglie ampie e stondate o carrelli e tavoli su ruote con freno». Talvolta però basta l’utilizzo di accessori “smart” per rendere maggiormente accessibile un ambiente: «Ne è un esempio il sottopentola magnetico in silicone che permette di trascinare, dal piano cottura ad induzione al lavello, la pentola con la pasta da scolare».
E i prezzi? I costi sono in linea con quelli delle classiche proposte Ikea, quindi comunque più economici rispetto al mercato. «Nel caso delle cucine ad elevata accessibilità in Ikea il costo medio di una cucina 4×3 metri è di circa 4.500 euro, pari a un quarto del costo medio di cucine vendute da aziende che propongono linee di cucine per disabili», puntualizza Graziano. Visto il riscontro positivo dei clienti, è già allo studio un’estensione del progetto pensando anche alle aree soggiorno e notte: «Abbiamo attivato una collaborazione con l’AUS Niguarda onlus per testare nuove soluzioni nei locali dediti alla “terapia occupazionale”. Da settembre coloro che avranno necessità di fare un percorso di riabilitazione presso l’Unità Spinale dell’ospedale milanese potranno anche testare i nostri ambienti», conclude Bancolini.

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