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Tavola della pace: Italia abbandoni la via della guerra

All'indomani della Perugia-Assisi, il coordinamento per la pace lancia un appello

di Redazione

Ieri la Marcia per la pace Perugia-Assisi, oggi la notizia dell’uccisione di due militari italiani in Afghanistan. «Il dolore dei familiari dei soldati uccisi e l’angoscia di quelli feriti gravemente è anche il nostro. E’ un dolore forte che ci deve spingere a fare qualcosa in più per fermare e non continuare a combattere questa guerra» ha detto Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace.

Sul sito www.perlapace.it è comparsa una lettera a firma di Lotti che chiede al governo italiano di «abbandonare la via della guerra e impegnarsi a costruire un’alternativa politica alla guerra senza limiti».

«I nostri giovani soldati muoiono perché il governo continua a scaricare sui militari il compito di risolvere un problema che i militari non hanno nessuna possibilità di risolvere» si legge nella lettera. «Per questo il mostro della guerra continua da nove anni a fare stragi di vite umane, di legalità, di diritto e di diritti. L’Italia deve uscire da questa guerra. Subito».

Al Parlamento, la Tavola della pace chiede «di convocare subito una seduta straordinaria dedicata alla guerra in Afghanistan, alla revisione della politica dell’Italia e delle iniziative urgenti da assumere a livello nazionale e internazionale».
 
Alla Rai, servizio pubblico, e a tutto il mondo dell’informazione,«di organizzare un serio dibattito sulla guerra in Afganistan per aiutare gli italiani a capire cosa è accaduto, cosa sta succedendo e come si può fare per evitare di continuare a piangere inutilmente».
 
«Chiediamo che a parlare non siano invitati solo i militari e i cosiddetti “esperti” ma anche i costruttori di pace, quelli che ieri hanno partecipato alla Marcia per la pace Perugia-Assisi» scrive Lotti «quelli che lavorano tutti i giorni per evitare queste inutili stragi».

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