Sostenibilità
Tav: centinaia di persone manifestano sul luogo del cantiere
A Venaus in molti hanno trascorso la notte al freddo. Alle 8 di stamani è scattata l'autorizzazione a far partire i lavori
Centinaia di persone, guidate da una ventina di sindaci della Val di Susa, “assediano” da ieri sera l’area dove dovrebbe sorgere il cantiere dell’alta velocità, protetta da un fitto cordone di polizia e di baschi verdi della Finanza in assetto antisommossa. Lo scopo dei manifestanti, che continuano ad arrivare nonostante il blocco alla via di accesso al sito, è di impedire l’avvio dei lavori propedeutici alla costruzione del tunnel della Tav.
Alle 8 di stamattina è entrato in vigore il decreto che autorizza l’impresa Cmc a occupare i terreni, circa 35mila metri quadri, per iniziare i lavori per la costruzione di un cunicolo esplorativo lungo 7 chilometri e largo dai 3 ai 6 metri. Sul luogo dove dovrebbe sorgere il cantiere, i manifestanti fronteggiano la polizia a distanza di sicurezza, separati da un torrentello. Non si sono registrati momenti di tensione. Nonostante la chiusura della strada di accesso a Venaus, all’altezza del “bivio dei passeggeri” decine di manifestanti continuano ad arrivare sul sito percorrendo tratti nella campagna innevata.
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