Sostenibilità

Tassare gli spreconi per scongiurare il grande black-out

La proposta di Piero Angela: rendere conveniente il risparmio, facendo pagare salatissimi i consumi oltre una certa soglia, di Lucio Biancatelli

di Redazione

«Guardi, io ho vissuto la guerra: quando ero ragazzo si usava una lampadina per stanza e si stava bene attenti a spegnerla. Si usavano piccoli lampadari che salivano e scendevano, con un piccolo contrappeso. In alto illuminavano la stanza, quando bisognava cucire, o leggere, si facevano scendere. Ma tutto questo lo facevano per spirito ecologico? No di certo: per risparmiare soldi. Perché il prezzo dell?elettricità era, in proporzione, altissimo».

Piero Angela, il pioniere della divulgazione scientifica televisiva, sta per pubblicare l?ennesima fatica editoriale: con Lorenzo Pinna, suo collaboratore storico, sta per uscire per Mondatori La sfida del secolo – 200 domande per capire il futuro dei nostri figli. Lo incontriamo in occasione della convention per i 40 anni di WWF Italia.

Vita: Perché un libro sull?energia?
Piero Angela: Di energia si parla da tanto tempo, io ho cominciato a parlarne ai tempi della pubblicazione del rapporto del Club di Roma (I limiti dello sviluppo, 1972 ndr). Quella dell?energia è una delle curve che più inquietano, assieme a quella del degrado dell?ambiente. In passato la mancanza di energia la si pagava in vari modi. Intanto trasferendo sulle braccia e le gambe degli schiavi e dei servi della gleba quello che oggi fa il chilowattora. La mancanza di energia impediva di andare a scuola, di erogare servizi, assistenza, istruzione. L?energia nella storia dell?umanità ha rappresentato la liberazione dalla condizione di miseria dell?uomo e della soggezione della donna.

Vita: E oggi come viviamo il nostro rapporto con l?energia?
Angela: Oggi con l?aumento della popolazione e dello sviluppo soprattutto nei grandi agglomerati urbani (pensiamo ai giganti asiatici) si crea una competizione per una risorsa che è limitata, come è il caso (sia pure in misura diversa) di petrolio, gas e carbone, e un disastro dal punto di vista della nostra atmosfera. Dunque, anche per gli scettici un atteggiamento di prudenza nei confronti dei cambiamenti climatici è doveroso. Questo libro cerca da un lato di raccontare la storia dell?energia attraverso ciò che essa ha rappresentato nella storia della nostra società e soprattutto ciò che ha portato come cambiamenti; dall?altro è una rassegna di tutte le fonti energetiche utilizzate o utilizzabili, per cercare di capire da un lato quanto c?è ancora e dall?altro quanto si sta consumando in prospettiva e i problemi ambientali correlati alla produzione di energia.

Vita: Le strade da seguire?
Angela: La strada da percorrere è quella di diminuire gli sprechi, cosa fattibilissima, migliorare l?efficienza energetica, dal punto di vista tecnologico e degli usi finali: ad esempio coprire i tetti d?Italia di pannelli solari per l?acqua calda e fotovoltaici, cambiare le nostre abitudini anche nei trasporti. Rimane un problema, quello della redistribuzione delle risorse energetiche. Su questo tema, credo che le soluzioni del tipo ?aggiungi un posto a tavola? siano mera utopia: la storia ci insegna che è il più forte a prevalere. ?L?ordine di beccata?, che esiste in natura, esiste anche nelle società umane, da sempre. Mi sembra difficile vedere Paesi industrializzati o molto avanzati che rinunciano al loro benessere. Nessuno può fare previsioni ma è certo che la crisi ambientale e di risorse, e con essa la competizione (se va bene, solo economica) sarà qualcosa con la quale dobbiamo fare i conti.

Vita: Conflitti per l?energia, come accade per l?acqua?
Angela: L?acqua, a differenza dell?energia, ha una sua collocazione locale. L?energia noi la ricaviamo da aree diversissime: dalla Nigeria, dal Medio Oriente, dalla Russia, dal Mare del Nord. I Paesi mediorientali hanno posizioni dal punto di vista politico molto diverse da quelle del mondo industriale avanzato. Lì rischiano veramente di crearsi dei conflitti anche perché è lì che abbiamo le maggiori riserve di petrolio. O forse sarebbe meglio dire le ultime…

Vita: Il 2 e 3 dicembre il WWF sarà in tutta Italia con Generazione clima, un evento tutto dedicato all?efficienza e al risparmio energetico nelle case. Cosa si potrebbe fare da subito?
Angela: Si possono fare molte cose, ma il punto è: attraverso quali molle? Se si vuole indurre le persone a cambiare i propri comportamenti, bisogna stabilire una fascia di consumo per tutti di costo ?base?: superata una certa soglia – come per le aliquote fiscali – si dovrebbe entrare rapidamente in cifre talmente alte che diverrebbe conveniente il risparmio. Bisogna che la gente abbia una motivazione per farlo, non umanitaria o ecologista, che può funzionare solo per altre battaglie: salvare le foreste, il panda dall?estinzione. Con un prezzo dell?energia che cresce sempre più rapidamente, la gente starebbe attenta a non tenere lampadine accese, a quanto consumano gli elettrodomestici, e acquisterebbe quelli che consumano meno.

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