Tassa sul medico, si recupera solo l’80% in ogni caso

Il Collegato fiscale 2000, all’articolo 33, aveva previsto la restituzione della tassa sul medico di famiglia versata nel 1993. La legge ha stabilito anche che la restituzione viene fatta per l’80% della somma versata, secondo modalità differenti a seconda della tipologia del contribuente (tramite sostituto d’imposta, per diminuzione dell’imposta risultante dalla denuncia dei redditi, con richiesta avanzata ai sensi del Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n.2001/32457).
Il ministero delle Finanze ha recentemente emanato una circolare (32/E/2001) per chiarire la posizione di chi, oltre alla tassa vera e propria, dovesse recuperare le somme versate in eccedenza o non dovute. All’epoca di quei versamenti, infatti, molti contribuenti hanno versato importi superiori a quanto dovuto o hanno erroneamente calcolato una quota doppia rispetto a quella dovuta. La circolare chiarisce che il limite dell’80% nella restituzione vale anche per queste somme, e che non è necessario allegare le ricevute del pagamento non dovuto perché di questo è conservata traccia nella banca dati dell’Anagrafe tributaria.
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