Formazione

Tassa di soggiorno: norma insensata

Confturismo boccia l’accordo tra Governo e Comune di Roma per far pagare 10 euro al giorno

di Redazione

«Una norma insensata, che colpirà soltanto gli albergatori. Con provvedimenti del genere non si va da nessuna parte». Commenta così Bernabò Bocca, presidente di Confturismo, la bozza di accordo tra governo e Comune di Roma, che prevede una tassa di soggiorno di 10 euro al giorno ai turisti ospiti degli alberghi romani. Bocca, intervenuto al quarto forum sul turismo organizzato dal Sole 24 Ore parla di «Una tassa che si ripercuoterà tutta sugli albergatori in virtù di un mercato molto competitivo in cui ci si fa concorrenza su pochi euro di differenza».«Noi ci eravamo detti favorevoli all’imposta sugli imbarchi degli aeroporti – aggiunge Bocca – perché sarebbe ricaduta su tutti. Ma l’imposta di soggiorno non fa altro che penalizzare gli operatori del turismo. Siamo la terza industria del paese, con un indotto enorme, ma ciononostante veniamo visti sempre come la mucca da mungere».

Un settore, quello del turismo, che come tutti esce da un 2009 in perdita e che guarda al 2010 come l’anno del ritorno in positivo . «In maggio», spiega Bocca «c’è stata una ripresa ma è un mercato nervoso, in cui è difficile programmare». Una aiuto, agli operatori del turismo in Italia, potrebbe venire dalla crisi dell’euro, che in questi giorni si è molto indebolito nei confronti di Dollaro e Yen. «Noi siamo un settore esportatore per definizione, un euro debole ci fa essere ottimisti per la stagione estiva. Già in questi giorni registriamo un aumento delle prenotazioni dagli Stati Uniti e dall’Asia per i mesi di settembre ed ottobre».

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