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Tariffe: Governo blocca tariffe sino al 30 novembre

La reazione al Decreto dei consumatori "Positivo, ma..."

di Redazione

Il cdm, dando corso a quanto preannunciato dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, al meeting di Rimini, ha approvato dopo ampia discussione e all’unanimita un decreto legge che ha deciso la determinazione delle tariffe dei servizi pubblici su proposta dei ministri Tremonti e Marzano. Fino al 30 novembre del 2002 le tariffe saranno quelle determinate in precedenza. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, nel corso della conferenza stampa tenuta per illustrare le ragioni del provvedimento approvato dal cdm appena concluso. La decisione del governo di sospendere per 3 mesi le tariffe dei servizi pubblici riguarda anche l’incremento dell’1,7% deciso dall’Autorita’ per l’energia il 28 agosto scorso per il bimestre settembre-ottobre. Lo ha detto il ministro delle Attivita’ produttive, Antonio Marzano, nella conferenza stampa. L’intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) plaude all’iniziativa del Governo di bloccare le tariffe. Lo afferma un comunicato congiunto, nel quale si legge che ”ora i consumatori attendono dal Governo un intervento per bloccare le tariffe dei trasporti e quelle obbligatorie, come ad esempio l’Rc auto”. La sospensione delle tariffe? Diverse le reazioni di altre associazioni. Non dicono di no alla sospensione delle tariffe pubbliche, misura presa oggi dal consiglio dei ministri, ma fondamentalmente non credono in interventi di queso tipo. ”Sono misure che non servono a nessuno se non al governo” dice il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti, seguito dal presidente della Federconsumatori, Rosario Trefiletti, che li definisce ”dei palliativi se non si accompagnano a vere accelerazioni dei processi di riforma”. Occorre un intervento a lungo raggio e non una sospensione di quelche mese. ”Bisogna bloccare ma non per tre mesi perche’ non basta” afferma Lannutti, mentre il presidente della Federconsumatori spiega che ”tutto e’ ininfluente o inutile se alla sospensione non si accompagna un processo di ristrutturazione e liberalizzazione la cui inefficienza ricade sul costo della tariffa”. Occorre fare ”una riforma seria” sottolinea Lannutti che critica quella che si accinge a fare Marzano e la definisce ”e’ una riforma falsa”.


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