Non profit

Taranto: la generosità apre “CasAil”

di Francesco Di Nepi

La generosità di una provincia attualmente gravata da mille problemi economici. È questa la linfa vitale che, in aggiunta all?operosità dei volontari ha permesso la nascita e lo sviluppo della sezione tarantina dell?Associazione italiana contro le leucemie (Ail). Nata nel 1994, in coincidenza con l?apertura del reparto di Ematologia dell?azienda ospedaliera S. Annunziata, si è già messa in luce per la sua dedizione nei confronti dei malati di leucemia, linfomi e mielomi. In tre anni ha istituito borse di studio di lavoro per numerosi medici e infermieri oltre ad aver allestito camere sterili e fornito assistenza domiciliare medico infermieristica gratuita. Ma non bastava. Serviva anche un punto di riferimento efficace per quanti, giunti all?ospedale di Taranto per le cure necessarie, dopo le stesse; o negli intervalli tra i cicli di terapia, erano troppo debilitati e fragili a livello immunitario per affrontare in modo sicuro il viaggio di ritorno. Che fare? Acquistare una sede e chiamarla ?CasAil? era un?ottima idea. Messa subito in pratica. La struttura scelta è costituita da due appartamenti in grado di ospitare anche i familiari dei malati, oltre a tutte quelle persone che, residenti nella provincia tarantina, hanno case o troppo lontane dall?ospedale S. Annunziata o inadeguate per la permanenza di un malato. ?CasAil? sarà inaugurata ufficialmente dal presidente della Ail nazionale, Ennio Parrelli, alla fine del 1997.

La scheda
Nome
ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LA LEUCEMIA SEZIONE DI TARANTO
Indirizzo via Ciro Giovinazzi, 60 74100 Taranto
Telefono 099/4533289
Responsabile Paola D?Andria
Scopo Assistenza ai malati di leucemia e ai loro familiari
Data di nascita 1994

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.