Non profit
Tarak Ben Ammar riceve Maroni a Tunisi
Il finanziere nel ruolo di ambasciatore aggiunto
di Redazione
Intanto il ministro degli Esteri Franco Frattini e quello degli Interni Roberto Maroni sono andati oggi in missione a Tunisi per incontrare le autorita’ locali, tra cui il premier Beji Caid Essebsi. Le autorita’ tunisine hanno preso impegni per contrastare la partenza di migranti verso le coste italiane. Al termine degli incontri, i due ministri hanno spiegato che l’Italia mettera’ a disposizione della Tunisia mezzi, addestramento e una linea di credito di 150 milioni. “Abbiamo chiesto il rafforzamento dei controlli per impedire la partenza dei clandestini – ha spiegato Maroni – Nei prossimi giorni apriremo un tavolo per individuare le necessita’ del governo tunisino, che ha assicurato il suo impegno”. Per il ministro, ”e’ un risultato positivo, che sara’ seguito da fatti concreti” nel contrasto dei flussi di irregolari.
A rivestire il ruolo di ‘ambasciatore aggiunto’ oggi a Tunisi con i ministri italiani è stato il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar. Tutto l’evento e’ stato ripreso dalla telecamere di Nessma Tv mentre Ben Ammar, nipote dell’ex presidente Bourghiba, riceveva e presentava i ministri italiani all’establishment tunisino.
L’Ue da parte sua rinnova la sua “solidarietà” ai Paesi maggiormente coinvolti dai flussi migratori. “Il Consiglio europeo – affermano i 27 nelle conclusioni della riunione diffuse nella notte – attende la presentazione da parte della Commissione di un piano per lo sviluppo delle capacità di gestione dei flussi dei migranti e dei rifugiati prima del Consiglio europeo di giugno”. Un accordo dovrebbe essere raggiunto entro quella data sulle regole “per rafforzare le capacità di Frontex (l’agenzia delle frontiere)”. Allo stesso tempo, si legge nel testo, la Commissione “renderà disponibili risorse aggiuntive a sostegno dell’operazione Hermes (davanti alle coste tunisine, ndr) ed i Paesi membri sono invitati a fornire ulteriori risorse umane e tecniche”. Quanto deciso ieri a Bruxelles “ha soddisfatto” l’Italia, hanno fatto sapere fonti diplomatiche.
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