Salute

Tanti videogames, poco sport: le cattive abitudini dei bambini italiani

Un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana. Solo il 19% fa colazione. E il tempo trascorso davanti a uno schermo è ancora troppo.

di Redazione

 Le abitudini alimentari dei bimbi italiani presentano delle zone d'ombra. Nonostante i genitori dichiarino di conoscere in genere le regole per un regime salutare (89%), il 37% di loro non le applica con i propri figli. Come conseguenza, circa un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno spesso. I bambini inoltre non iniziano correttamente la giornata facendo colazione nel 19% dei casi (41% a Palermo e 29% a Napoli e con un picco del 26% tra i bambini tra gli 11 e i 13 anni), e mai o solo qualche volta a casa per il 12% di essi. Lo evidenzia una ricerca realizzata da Ipsos per Save the Children e Kraft Foods Italia sugli stili di vita dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni nel nostro Paese, diffusa insieme al Decalogo per uno stile di vita più salutare per bambini e famiglie

Secondo la ricerca, inoltre, quasi un quinto dei bambini e adolescenti italiani – pari al 19% – non pratica alcuna attività motoria nel tempo libero, con un aumento di un punto percentuale rispetto allo scorso anno. La percentuale sale al 24% al Sud e nelle Isole, con dei picchi del 37% a Napoli e del 33% a Sassari.  Costo elevato (21%) o assenza sul territorio  di strutture adeguate (16%), sono tra le cause segnalate dai bambini, insieme al fatto che i genitori non possono accompagnarli (20%), ma soprattutto al disinteresse nella pratica di un qualsiasi sport o attività motoria (ben il 38%, in aumento del 12% rispetto al 2011).

La televisione continua ad essere un’amica con cui spendere del tempo: i genitori dichiarano che più di 3 ore di TV al giorno sono la regola per quasi 1 bambino su 5  durante la settimana (la percentuale sale al 28, 26 e 24% rispettivamente a Palermo, Torino e Milano), ma nel weekend lo diventano per più di 1 su 4 (con punte del 43 e 41% a Milano e Palermo). Ore che spesso si sommano a quelle passate su internet (secondo i bambini e ragazzi italiani più di 3 ore al giorno per il 15% di loro, con percentuali del 30% a Milano e del 23% a Palermo) o a giocare ai videogames (più di tre ore al girono per l’8%, con vette del 18% a Bari e del 16% a Palermo). 1 ragazzo su 4 afferma che i propri genitori non controllano per quanto resti incollato agli schermi, percentuali che salgono al 27% per quanto riguarda la navigazione su internet.

Così l'obesità o il sovrappeso dei bambini e ragazzi in Italia appare per i genitori un problema consueto e che colpisce un cospicuo numero di ragazzi: un genitore su quattro afferma che riguardi oltre il 30% dei bambini del nostro Paese, e in particolare la fascia d'età dai 6 ai 10 anni (per il 64% di questi).  "Per quanto riguarda il pianeta nutrizione – afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia – emergono luci e ombre. Se è vero che la maggior parte dei bambini e ragazzi italiani mangiano più o meno abitualmente frutta e verdura, è anche vero che solo un bambino su quattro fa propria la raccomandazione di pediatri e nutrizionisti di fare 5 pasti al giorno, un bambino su 10 decide autonomamente cosa mangiare e aumenta il numero dei genitori che non contesta ai figli il fatto di mangiare di fronte alla tv. Tali comportamenti a rischio si registrano soprattutto in contesti socio-economici disagiati e potrebbero estendersi a causa della crisi economica, che secondo la ricerca Ipsos sta mettendo in difficoltà il 29% delle famiglie italiane, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno".      

 È questa la sfida che Save the Children ha raccolto più di un anno fa insieme a Kraft Foods Foundation e in partnership con il Centro sportivo italiano (Csi) e l'Unione italiana sport per tutti (Uisp), lanciando 'Pronti, partenza, via!', un progetto triennale per sostenere, con interventi mirati, la pratica motoria e sportiva e l'educazione alimentare dei bambini. 'Pronti, partenza, via!', gode del patrocinio della Sip (Società italiana di pediatria) e dell'Autorità garante per infanzia e l'adolescenza. L'intervento si propone di sensibilizzare, informare e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti e operatori del settore per promuovere stili di vita più salutari in aree particolarmente disagiate di 10 città italiane distribuite su tutto il territorio nazionale: Torino, Genova, Milano, Aprilia, Ancona, Sassari, Napoli, Bari, Palermo e Catania. Tra gli interventi che fanno parte del progetto, il recupero di spazi e strutture in-door e out-door, che si trovano in zone disagiate delle città – campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili – ma anche l'azione formativa ed educativa specialistica all'interno delle scuole primarie.     

 “Oggi possiamo dire di essere sulla buona strada, con oltre 27.000 beneficiari raggiunti, tra ragazzi, genitori e operatori, incidendo sui vari aspetti che compongono lo stile di vita di un bambino – il movimento, la fruizione del tempo libero, l’alimentazione – e favorendo un’azione di integrazione sociale a contrasto dei fenomeni di emarginazione diffusi in ampie fasce della popolazione, soprattutto tra i più giovani.  In questi contesti sociali svantaggiati, per Save the Children, insieme a Kraft Foods Foundation, fare rete con partner validi e radicati sul territorio come CSI e UISP è stata la chiave per un intervento strutturato e sostenibile nel tempo, che possa influire in maniera decisiva nella creazione di una vera e propria cultura del vivere sano”, conclude Valerio Neri.

Complessivamente, nel corso dei tre anni del progetto, saranno più di 66.000 – tra bambini dai 6 agli 11 anni e loro familiari, oltre a decine di operatori, educatori, insegnanti, pediatri e nutrizionisti –  le persone coinvolte direttamente e attivamente dal progetto “Pronti, partenza, via!”, nel quartiere di Sestri Ponente a Genova, quello di Borgo Vittoria a Torino, Corvetto a Milano, Brecce Bianche ad Ancona, Primo, Gattone e Isole ad Aprilia (e provincia di Roma), Rizzeddu a Sassari, Ponticelli a Napoli, San Pio e San Paolo a Bari, San Giovanni a Catania, Acquasanta e Arenella a Palermo.

Per scaricare interviste video di ragazzi e genitori: www.meckifilm.it/archivio/video/stilidivitaRoma.rar

 

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