Salute

Taglio per i farmaci orfani

La misura nel decreto Salva Italia

di Redazione

La spesa annuale italiana per i farmaci orfani ammonta a 325, 2 milioni di euro. In Italia sono 31 i farmaci orfani commercializzati e rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale a carico degli ospedali. I farmaci orfani sono protetti da una legislazione europea che li incentiva e li tutela con un’esclusiva di mercato di 10 anni. Sono certamente un costo per il SSN, ma sono indispensabili per il trattamento di tumori rari e patologie rare. Le aziende che li producono però rischiano ora di trovarsi a pagare un conto molto salato, frutto del decreto “Salva-Italia” (L.111/2011).

Come riportato dall’articolo apparso su Il Sole 24 Ore del 6 marzo, a firma Sara Todaro, le aziende farmaceutiche dovranno infatti accollarsi il 35 per cento delle extratetto della spesa ospedaliera, circa 60 milioni di euro. Il taglio ai listini delle case farmaceutiche sarebbe del 15-20 per cento, misura che penalizzerebbe le aziende tanto da mettere a rischio la futura disponibilità dei farmaci orfani stessi.

Sono sei le aziende, appartenenti ad Assobiotec, che hanno messo a punto un position paper per chiedere al Ministro della Salute una revisione della manovra per tutelare il delicato ecosistema della ricerca e dello sviluppo sui farmaci per trattare le malattie rare. Si tratta di sei aziende che si occupano quasi esclusivamente di farmaci orfani: Alexion, Biomarin, Celgene, Genzyme, Orphan Europe e Shire, che hanno costituito un Gruppo di lavoro Farmaci Orfani proprio per formulare proposte condivise in un momento così complesso.

Le aziende chiedono quindi maggiore tutela nell’ambito dell’accesso alle terapie per i malati rari, tutela che stanno richiedendo anche i parlamentari italiani al Ministro Balduzzi. A metà gennaio infatti, sia alla Camera che al Senato, è stato approvato un Ordine del giorno inerente alla tutela della parità di accesso alle cure a tutti i cittadini, compresi i malati rari. Balduzzi da parte sua ha promesso l’approvazione di un Piano ad hoc entro il 2013.


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