Volontariato
Svolta nel volontariato di protezione civile
La nuova direttiva tutela la partecipazione delle organizzazioni di volontariato e ne sostiene le azioni nell’ambito del Servizio Nazionale
di Giulio Sensi
È in Gazzetta Ufficiale la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012. Contiene gli “Indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all’attività di protezione civile”. Qual è la novità per il volontariato di Protezione Civile? La direttiva nella pratica tutela la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a tutte le attività di protezione civile e ne sostiene le azioni nell’ambito del Servizio Nazionale, adeguando procedure e strumenti al nuovo quadro organizzativo della Protezione Civile, nel rispetto dei principi del Dpr 194/2001. Soddisfazione arriva da Luciano Dematteis, rappresentante di Anpas presso la Consulta Nazionale, Simone Andreotti, Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato, Carmine Lizza, responsabile Protezione Civile Anpas nazionale.
Secondo l’Anpas, «si va a concretizzare un lungo percorso dove Dipartimento, Associazioni nazionali, Regioni, Province e Comuni hanno dato dimostrazione di serietà e di responsabilità lavorando su un documento che riconosce l’importanza di ogni livello di intervento (locale, regionale o nazionale) ed organizza in maniera omogenea le risorse rispettandone le autonomie», come ricorda Carmine Lizza, responsabile Protezione Civile Anpas nazionale.
Gli effetti si vedranno soprattutto a livello locale, dal momento che viene istituito un doppio registro che di fatto permette di superare il limite dell’iscrizione secondo il principio del settore di attività prevalente (per l’Anpas che ha 882 associate il settore prevalente è quello sanitario). Al contempo si introducono misure per facilitare l’iscrizione nel registro nazionale con un alleggerimento burocratico anche per Regioni e Dipartimento.
Secondo Simone Andreotti, Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato, gli effetti saranno molti,«prima di tutto l’organizzazione dell’elenco delle associazioni di volontariato, la cui iscrizione permette di fruire dei benefici di legge previsti dal DPR 194. Riorganizzare gli elenchi permette di prendere atto di un volontariato che dal 2001 è cresciuto, rafforzandosi sia nelle associazioni nazionali che nelle realtà locali. La nuova Direttiva riconosce ufficialmente questi due ambiti come entrambi strategici per il Paese, che devono beneficiare degli stessi diritti e doveri, cercando di dare un messaggio di necessaria omogeneità sul territorio nazionale. La creazione di sotto-elenchi dedicati permette a ognuno, con chiarezza e trasparenza, di iscriversi, a seconda delle sue scelte associative e delle sue peculiarità su un piano territoriale o nazionale, a parità di dignità e diritti».
Altro aspetto importante di questo decreto è l’obbligo di comunicare, in maniera esplicita, la partecipazione di ogni associazione alle attività di protezione civile dovendo indicare la “quota parte” che ogni associazione mette a disposizione del livello territoriale con il quale partecipa (comunale, regionale, nazionale).Viene poi inserita, come è stato richiesto lo scorso anno agli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile dell’aprile 2012, l’effettiva esperienza e attività sul campo per poter mantenere il fregio di associazione di protezione civile iscritta.
Per leggere tutti gli articoli di Giulio Sensi vai al suo blog L'Involontario
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