Welfare

Svolta in Kenya sulla pena di morte: le prime reazioni

In Italia Nessuno tocchi Caino plaude alla decisione del presidente del Kenya

di Emanuela Citterio

Il Presidente del Kenya Mwai Kibaki ha commutato in ergastolo tutte le condanne a morte. La notizia, riportata sui principali quotidiani di Nairobi, comincia a suscitare le prime reazioni da parte delle associazioni per i diritti umani.
In Italia, per la campagna “Nessuno tocchi Caino” la notizia è la conferma degli impegni abolizionisti presi dal Governo del Kenya, “ribaditi nei confronti di dirigenti dell?associazione in occasione di incontri avvenuti l?estate scorsa a Nairobi e più recentemente nella conferenza svoltasi a Roma il 13 e 14 febbraio sulla pena di morte in Africa”. Secondo i dati in possesso di Nessuno tocchi Caino ad ottobre 2003 vi erano 2.618 condannati a morte nelle prigioni keniote.

Il Ministro della Giustizia e Affari Costituzionali Kiraitu Murungi ha detto che il Governo è determinato nel non voler impiccare nessuno perché si tratta di una punizione disumana. ?Sarebbe un passo indietro conservare la pena di morte nella nuova Costituzione,? ha dichiarato Murungi in riferimento alla Conferenza Nazionale Costituzionale che, il 9 marzo scorso, aveva deciso di mantenere la pena di morte per omicidio e stupro di minorenni abolendola solo per tradimento e furto con violenza.

Il testo della bozza costituzionale dovrà ora passare al vaglio del Parlamento dove sarà possibile, in base ad una nuova proposta di legge, emendarlo. Intanto però con la decisione di commutare tutte le condanne a morte, il Kenya ha dato un chiaro segnale di volere attuare una moratoria delle esecuzioni in vista dell?abolizione definitiva della pena di morte.

Nessuno tocchi Caino ha dedicato il Rapporto 2003 sulla pena di morte nel mondo al Presidente del Kenya Mwai Kibaki per avere, dopo la vittoria elettorale del dicembre 2002, annunciato di voler abolire la pena di morte ed in seguito aver commutato in ergastolo le condanne a morte di 195 detenuti, liberandone altri 28.

In una lettera inviata al Presidente Kibaki per plaudire la decisione, Nessuno tocchi Caino ha chiesto al Kenya di esprimere anche in sede internazionale ed in particolare alla 60 Commissione diritti umani (CDU) che inizierà i suoi lavori il 15 marzo a Ginevra il suo impegno abolizionista sostenendo l?adozione di una risoluzione che presenterà l?Irlanda come Presidente di turno dell?UE. ?Il sostegno del Kenya alla risoluzione alla CDU, che verrà sicuramente approvata, rafforzerà ? è scritto nella lettera – la vostra determinazione per giungere quanto prima all?abolizione completa della pena di morte nel vostro paese.?

Secondo i dati in possesso di Nessuno tocchi Caino in Kenya l’ultima esecuzione è avvenuta nel 1987 quando Hezekiah Ochuka e Pancras Oteyo Okumu sono stati giustiziati per aver tentato un colpo di stato il 1° agosto 1982. La Commissione per diritti umani keniota, nel gennaio 2003, ha stimato ci fossero a settembre 2002, 1.270 detenuti nel braccio della morte dei carceri di massima sicurezza kenioti, notoriamente sovraffollati. A ottobre 2003, in risposta a una richiesta del parlamento, il Dr. Wilfred Machage, assistente ministro di stato nell’ufficio del Presidente, ha detto che ci sono 2.618 condannati nelle prigioni keniote in attesa di essere giustiziati.

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