Cultura

Svizzera: no degli elettori a limitazioni asilo

No alle limitazioni sul diritto d'asilo: gli elettori, chiamati a pronunciarsi con un referendum, hanno respinto per un soffio la proposta restrittiva della destra populista

di Redazione

La Svizzera dice no alle limitazioni sul diritto d’asilo: gli elettori, chiamati a pronunciarsi per un referendum in materia, hanno respinto per un soffio la proposta restrittiva della destra populista sul diritto d’asilo. I risultati (50,1 per cento i contrari) hanno lasciato di sasso l’Unione democratica di centro (Udc) del miliardario Christoph Blocher, che aveva avanzato la proposta che prevedeva che non venissero prese in considerazione le richieste di asilo fatte da persone provenienti da Paesi considerati ”sicuri”. La proposta dell’Udc, primo partito nelle elezioni legislative del 199, era stata nei giorni scorsi al centro di vaste polemiche. I principali partiti nazionali, i sindacati, l’organizzazione degli imprenditori Economie suisse, il mondo delle associazioni e quello religioso avevano a piu’ riprese manifestato il loro dissenso alle modifiche. L’Udc, aveva motivato la sua rigida proposta di modifica, sostenendo che la maggioranza dei richiedenti asilo in Svizzera fossero in realta’ falsi rifugiati, che abusano del diritto d’asilo per guadagnare danaro per un certo periodo o, peggio, per dedicarsi ad attivita’ illegali. Il miliardario Christoph Blocher, a capo dell’Udc, voleva ad ogni costo modificare la legge in modo che venissero rifiutate automaticamente le richieste d’asilo delle persone che giungano in Svizzera da Paesi vicini ”ritenuti sicuri”. Ben diverso il parere espresso a tale proposito dal consiglio federale (governo) secondo il quale in verita’ il 95% delle richieste d’asilo viene fatto da persone arrivate in Svizzera da Paesi ”ritenuti sicuri”. Il governo, tuttavia, preme da tempo per un proprio progetto di revisione della legge d’asilo, in vigore dal 1981 e piu’ volte modificata in senso restrittivo. Il progetto del governo, presentato a settembre al Parlamento, prevede di poter rifiutare l’asilo se i richiedenti vengono accettati dal Paese d’origine o da quello di transito. L’iniziativa dell’Udc era stata duramente criticata dall’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, Ruud Lubbers. ”Avremo un paese, la Svizzera, che avra’ chiuso piu’ o meno del tutto le proprie porte alle persone che fuggono dalla persecuzione e persino a persone che hanno visto atrocita’, massacri e torture”. Per scongiurare la vittoria dell’Udc, in questi giorni si sono mobilitati un’ottantina di deputati di tre partiti di destra (Partito democratico-cristiano, Partito radical-democratico, Partito liberale) che avevano chiesto all’elettorato di votare contro le modifiche della legge, ritenendole inapplicabili. Nel 1998 sono state presentate in Svizzera 41.300 richieste d’asilo; nel 1999, 46.068; l’anno scorso, 20.600. Attualmente vivono nel paese 94.000 persone (1,4% dei residenti) che hanno chiesto asilo o lo hanno ottenuto in modo provvisorio. Negli ultimi 10 anni, e’ stata accolta una media annua del 10% delle richieste d’asilo. Gli elettori svizzeri erano stati chiamati a pronunciarsi sulla riforma per l’indennita’ di disoccupazione: la revisione e’ stata accettata con il 56,1 per cento di voti favorevoli.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA