Formazione

Svizzera: chiese deserte, diventano discoteche

La tendenza, in atto da tempo, ha subito un'accelerazione in tutta l'Europa centro-settentrionale

di Gabriella Meroni

Il declino del cristianesimo in Europa non e’ solo un problema teorico o un argomento di dibattito buono per le pagine culturali dei giornali, si tratta al contrario di una realta’ che ha conseguenze pratiche evidenti. In particolare in quell’area dell’Europa continentale che va dalla Svizzera, passa per la Germania e i Paesi Bassi e arriva e in Inghilterra, la fuga dei fedeli interessa tutte le confessioni cristiane. E’ proprio nel cuore del vecchio continente infatti che il fenomeno delle chiese trasformate in teatro, museo, galleria, o altro sta diventando una realta’, come confermano anche i dati emersi da un’inchiesta del portale on line Swissinfo, che segnala come proprio in questi mesi nella Confedrerazione il trend sia particolarmente in crescita. Del resto l’alienazione di luoghi di culto e’ una tendenza che in tutta l’Europa sta da qualche anno diffondendosi silenziosamente: in particolare in Inghilterra, Germania e Olanda, chiese e cappelle sono state adibite agli usi piu’ variegati: dal museo alla biblioteca, dal cinema alla discoteca, fino alla moschea. E molti sono gli esempi delle dismissioni delle strutture che per secoli sono appartenute alle chiese. In Austria, nei giorni scorsi, il monastero di Eisiedeln ha finalmente venduto il castello di Sonnenberg, nel comune turgoviese di Stettfurt, ad un imprenditore austriaco. Anche in futuro pero’ il ristorante e la cappella dell’edificio resteranno aperti al pubblico. La comunita’ monastica del resto da circa 15 anni era alla ricerca di un nuovo proprietario; il castello, una delle ultime acquisizioni del convento, che vanta una storia millenaria, era stato comperato dai Benedettini nel 1678.


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