Qualche anno fa sognavo di fare il lobbista o il portaborse. Tralascio l’analisi introspettiva sulle motivazioni e osservo che si tratta delle facce di un Giano bifronte. Anzi direi di più, nella fase attuale è una specie di sliding door. Mi manca però una caratteristica essenziale del ruolo: la capacità di cogliere i dettagli. Che si possiede non grazie a una pazienza da filatelico, ma per una grande consapevolezza rispetto a quel che si sta cercando. Tutto questo per dire che proprio una delle persone che sognavo di essere mi ha segnalato nel testo della nuova finanziaria (che, onestamente, in questa fase non ho ben capito dove si trovi e quale percorso seguirà) il rifinanziamento del nuovo censimento sul non profit che avevo dato più volte per morto. E pensare che avevo notato l’articolo (credo il n. 50 a conferma della mia visione precaria) sfogliando – appunto solo sfogliando – il Sole di qualche giorno fa. Cerco di smaltire il colpo subito pensando a quanto è pazzesco che l’ente nazionale di statistica debba attendere le sorti (incerte) della manovra correttiva di bilancio per sapere se svolgerà o meno una parte più che istituzionale della sua attività (c’è di mezzo anche una bazzecola come il censimento della popolazione). Ma la cosa non mi fa stare molto meglio.
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