Economia

Sviluppo rurale: all’Italia 68,4 milioni di euro

Sono il risultato della riforma della politica agricola comune realizzata nel giugno 2003

di Carmen Morrone

L’Italia ha ricevuto 68,4 milioni di euro per finanziamenti da realizzare nel mondo rurale, provenienti dalla riduzione nel 2005 dei pagamenti diretti che l’Ue versa annualmente ad ogni azienda agricola che accetta di continuare a produrre in modo meno intensivo. Questi fondi, che dovrebbero aumentare nei prossimi anni, sono il risultato della riforma della politica agricola comune realizzata nel giugno 2003, che permettera’ di trasferire – in modo graduale – una parte dei fondi dalla politica agricola europea dei mercati a quella del mondo rurale (la cosiddetta modulazione). Complessivamente, secondo quanto appreso dall’Ansa, l’ammontare globale dei finanziamenti disponibili per il mondo rurale, provenienti dalla modulazione 2005, sono pari a 655 milioni di euro. I maggiori beneficiari dei fondi sono Francia (149,4 milioni di euro), Spagna (106 milioni), Germania (105,7 milioni), Regno Unito (75,1 milioni) e Italia (68,4 milioni). L’Italia sostiene con forza lo sviluppo del mondo rurale in quanto la normativa europea prevede di favorire investimenti, che non sono legati solo all’agricoltura, e che possono essere destinati a piccole, medie e grandi aziende, nel rispetto dell’ambiente, della salvaguardia del territorio, della qualita’ dei prodotti e del benessere degli animali. Di seguito, in base alla chiave e ai criteri previsti, la ripartizione dei 655 milioni di euro per il mondo rurale nei quindici paesi della vecchia Europa. STATI MEMBRI MILIONI EURO FRANCIA 149,4 SPAGNA 106,0 GERMANIA 105,7 REGNO UNITO 75,1 ITALIA 68,4 GRECIA 26,5 PORTOGALLO 23,1 AUSTRIA 19,6 IRLANDA 18,5 DANIMARCA 16,9 OLANDA 14 SVEZIA 13,3 FINLANDIA 9,9 BELGIO 8 LUSSEMBURGO 0,6 UE DEI 15 655


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