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Svanite tutte le promesse

Finanziaria e famiglia.

di Sara De Carli

La Finanziaria 2005 sbandiera il ritornello della grande sensibilità del governo per la famiglia e i suoi problemi, economici in primis. Ma a sentire i diretti interessati, non è niente di più di una buona intenzione. Certo, stando a quanto è noto, e a scanso di ulteriori emendamenti. «I conti che abbiamo fatto sono grezzi perché i dati a disposizione sono ancora incerti», dice Alessandro Soprana, 6 figli, portavoce dell?Associazione nazionale famiglie numerose, «ma se passa questa Finanziaria, le famiglie con più di 4 figli vedranno certamente peggiorata la loro condizione economica e fiscale». I 6 componenti sono proprio la quota minima per iscriversi all?Associazione famiglie numerose. In Italia sono 307mila le famiglie con queste caratteristiche, e i loro figli sono un esercito di tutto rispetto: 1milione 500mila. «Il costo minimo di un figlio è di 6mila euro all?anno. Noi avevamo avanzato la richiesta di deduzioni fiscali che fossero pari almeno alla soglia di povertà relativa, nel 2003 calcolata in 5.100 euro», spiega Soprana. «La Finanziaria attualmente prevede una deduzione di 2.900 euro a figlio, una cifra ampiamente al di sotto della soglia di povertà. Se questo si chiama venire incontro alla famiglia?». Sparito il bonus di mille euro per il secondo figlio, bloccati gli aumenti degli assegni famigliari e un passaggio dalle detrazioni alle deduzioni che serve solo per fare scena: alla fine i 2.900 euro di deduzione in regime fiscale del 23% non si discostano tanto dai vecchi 570 euro di detrazione. Certo, a prima vista gli zeri fanno tutto un altro effetto. «Il vero problema è che il governo non riconosce il valore dei figli. è dal 1998 che il sistema fiscale è stato dichiarato iniquo nei confronti delle famiglie numerose, e nel 2003 il Forum delle famiglie ha strappato la promessa di lavorare per l?equità orizzontale: sono già due Finanziarie che aspettiamo!». Intanto è sparito il bonus per il secondo figlio ed è svanita la promessa di estenderlo anche al primogenito.


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