Famiglia

Suore incatenate, la protesta a Napoli

Gli enti pubblici non pagano e gli istituti che assistono minori e anziani rischiano la chiusura. Protagoniste anche le suore che si sono incatenate ai pali della luce

di Redazione

In tempi di crisi le proteste si fanno sempre più clamorose: sotto terra nelle viscere delle miniere, sulle ciminiere e sui tetti di fabbriche a rischio chiusura. Scioperi della fame e campanacci… il corollario delle modalità della protesta è quanto mai vario. Ma non si erano ancora viste, almeno in Italia, suore che si incatenano sulla pubblica via e che lanciano la loro protesta con fischietti degni dei più duri dei metalmeccanici.
Non si erano mai viste fino a ieri quando a Napoli alcune centinaia di persone: operatori sociali, mamme, bambini e appunto le suore che rappresentano decine di istituti di assistenza e beneficenza si sono dati appuntamento per una manifestazione. La ragione è semplice: sono al collasso economico dopo anni di finanziamenti non pagati da parte degli enti locali.

Assistono oltre 2mila persone, tra bambini e anziani. Ma i circa 40 istituti di assistenza di Napoli – cattolici e laici – rischiano la chiusura perché non hanno più soldi in cassa e da moltissimi mesi non ricevono quanto dovuto dagli enti locali. Suore, operatori, mamme e bambini hanno dato quindi vita a una protesta sotto le finestre del sindaco De Magistris davanti al Comune. Al termine della manifestazione alcune suore hanno deciso di incatenarsi ad un palo della pubblica illuminazione.
 


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