Cultura
Suor Nancy Pereira premiata per microcredito
La suora indiana è la fondatrice della "Banca del povero" di Bangalore
La suora salesiana Nancy Pereira, è stata premiata con il Mandir di pace per il suo lavoro. La settantottenne suora indiana, dell?ispettoria di Bangalore, India, ha ricevuto il premio durante il quarto Meeting L?Est incontra l?Ovest di Assisi, Italia. La suora è stata definita dal Papa Giovanni Paolo II ?l?imprenditrice dei poveri?.
Il centro di sviluppo della sua attività è Bangalore, una metropoli di 4 milioni di abitanti che è una delle città leader dell?India nella ricerca elettronica. Nel 1994, suor Nancy ha avviato un piano denominato Fides per l?educazione e lo sviluppo integrale delle famiglie povere tra gli slums di questa città. Tre anni dopo, ha istituito la Banca del Povero, costituita da un sistema di micro-crediti, per aiutare la gente ad uscire da se stessi dalla povertà. Prestiti vengono dati al povero impossibilitato a comprare da sé attrezzature di lavoro e avviare un?impresa economica, contribuendo così a diminuire il ricorso all?alcool o al suicidio.
Le famiglie con le quali l?organizzazione lavora, sono per la maggior parte Indù. Suor Pereira ha sottolineato che essi condividono gli stessi valori morali. E senza cadere nel sincretismo, le suore pregano ogni giorno con la gente che assistono. Le suore salesiane inoltre lavorano per combattere l?ignoranza e l?analfabetismo.
“Tentiamo di insegnare loro almeno di a saper leggere,” ha detto suor Pereira. In riferimento alla situazione del mondo dopo l?11 settembre, ha detto: ?Dobbiamo lavorare con i ragazzi. Essi devono essere educati a una comune visione morale della vita. Dobbiamo educare come Don Bosco. Solo in questo modo una coscienza sarà formata e sarà convinta che certe cose non devono essere ripetute?. Suor Nancy è ospite in questi giorni delle salesiane di Genova.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.