Mondo

#summerinsyria: la campagna boomerang di Assad

L’account twitter ufficiale di Sana, l’Agenzia Stampa nazionale controllata dal regime lancia una catastrofica campagna social, chiedendo alla rete di condividere immagini della propria estate siriana

di Ottavia Spaggiari

Una vera e propria campagna boomerang, così clamorosa da far pensare che non possa essere vera. Eppure è partita proprio dall’account Twitter ufficiale in inglese di Sana, l’Agenzia Stampa nazionale controllata dal governo, la campagna social che condividendo una foto di persone ad una festa, sotto l’hashtag #summerinsyria chiedeva alla rete di condividere, a loro volta, gli scatti della loro estate siriana. Centinaia e centinaia le repliche, probabilmente molto diverse da quelle che si aspettava chi ha lanciato l’hashtag:

"Perchè questi bambini sono stati privati del proprio Paese", ha twittato qualcuno, condividendo delle foto di bambini in un campo profughi.


"Manca solo qualche altra bomba e poi qui sarà tutta sabbia bianca", ha scritto, sarcastica un'altra utente, riferendosi all'utilizzo delle "barrel bombs", appunto, le bombe utilizzate riempiendo di esplosivo e di ferracci, contenitori di grosse dimensioni. Il mese scorso, Amnesty International ha dichiarato che, nonostante in un’intervista alla BBC, Assad avesse negato l’utilizzo di questo tipo di esplosivi, le milizie del governo avevano bombardato le zone di Aleppo controllate dai ribelli, usando proprio le barrel bombs.

"Nulla di che, mi sto bevendo un tè, godendomi la vista dal mio balcone," ha scritto qualcun altro. Più di 210mila persone, la maggior parte civili, sono stati uccisi nel conflitto, mentre più della metà della popolazione, che conta circa 22 milioni di persone, è fuggita dalle proprie case. La clamorosa campagna boomerang dell’Agenzia di Stampa siriana, è stata ripresa dai principali quotidiani internazionali per la sua assurdità.

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